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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2012 alle ore 12:51.

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Non solo smog ma anche crack. Le ultime rilevazioni di uno studio elaborato dall'istituto sull'inquinamento atmosferico CNR-IIA hanno confermato che l'aria che si respira nelle nostre città è drogata.

Nel cielo sopra Palermo, Roma, Bologna, Firenze, Torino, Milano, Verona e Napoli si trovano dunque concentrazioni, che non possono arrecare alcun tipo di effetto alla salute delle persone - si tratta di 0.26 ng/m3 nanogrammi per metro cubo- di cocaina, hashish, marijuana, caffeina e nicotina. La ricerca è stata attivata nel 2004 e da allora gli strumenti hanno segnalato la presenza di numerose sostanze psicotrope nell'aria.

Dai risultati, pubblicati nell'ultima numero di Environmental Pollution una rivista scientifica internazionale, risulta che Palermo e Torino sono rispettivamente le città che hanno registrato nell'ultimo anno la prima la più bassa e la seconda più alta concentrazione di droghe. In tutte le città prese in esame il picco di nicotina e cocaina sembra avere un andamento stagionale: caffeina e cannabinoidi hanno raggiunto il picco in inverno per poi sparire da maggio ad agosto.

Il primato di città con più alta concentrazione di hashish, marijuana sono Bologna e Firenze, centri universitari che attirano ogni anno 300.000 e 400.000 studenti fuori sede con la passione del fumo.

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