Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2012 alle ore 13:15.

My24
Silvio Berlusconi improvvisa un comizio all'esterno del tribunale di Milano (Ansa)Silvio Berlusconi improvvisa un comizio all'esterno del tribunale di Milano (Ansa)

Il giorno dopo la condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale nel processo sull'acquisto dei diritti tv di Mediaset, si incrociano giudizi di condanna e di difesa.

Anm: solidarietà alle toghe di MIlano
L'Associazione nazionale magistrati ha replicato alle polemiche che hanno investito i giudici di Milano per la condanna di Silvio Berlusconi nel processo Mediaset. «Respingiamo con fermezza - ha detto il presidente del sindacato delle toghe Rodolfo Sabelli, parlando a margine dei
lavori del Comitato direttivo centrale dell'Associazione - queste offese e questi attacchi. Non si può assolutamente parlare di barbarie e di sentenza politica». E ha espesso «solidarietà ai magistrati di Milano destinatari ancora una volta di offese di fronte a cui hanno sempre reagito con grande compostezza».

Cicchitto (Pdl): sulla giustizia ogni iniziativa possibile
La giustizia, ha detto Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, «riguarda il dna del Pdl e quindi, a maggior ragione adesso che si rinnova per l'ennesima volta l'inaccettabile attacco a Silvio Berlusconi, vanno svolte tutte le possibili iniziative a livello parlamentare e anche sul terreno delle manifestazioni politiche perchè è evidente che si tratta di una battaglia decisiva per la democrazia nel nostro Paese».

Avvenire: l'Italia cambi passo e vada avanti
«Tutti noi ci meritiamo di smetterla di essere in qualche modo costretti a camminare con la testa rivolta all'indietro: noi italiani abbiamo ottimi motivi per cercare di cambiare passo e di guardare avanti». È il commento al ritiro di Silvio Berlusconi e alla sua condanna nel processo Mediaset pubblicato oggi dal direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, che invita ora dalle pagine del giornale dei vescovi a rivolgere lo sguardo in avanti «ovviamente considerando bene dove stiamo mettendo i piedi e dove possiamo investire le preziose briciole di fiducia e di voglia di pulizia che ci sono rimaste».

Cazzola (Pdl): Berlusconi vada all'estero, come Craxi
«All'indomani di una sentenza tanto pesante di condanna, Silvio Berlusconi dovrebbe porsi seriamente il problema della sua incolumità personale», afferma Giuliano Cazzola, deputato del Pdl. «Il Cavaliere farebbe bene a mettere in conto che, nella prossima legislatura, ci sarà sicuramente, tanto alla Camera quanto al Senato, una maggioranza disposta e pronta a votare a favore di una richiesta di arresto spiccata nei suoi confronti. A fronte di un disegno tanto evidente, al suo posto, a tutela del lavoro di una intera vita e della sua famiglia cercherei di spostare all'estero, in un paese in cui esista ancora quello Stato di diritto calpestato e vilipeso in Itali, non solo le sue attività imprenditoriali ed economiche (anch'esse nel mirino), ma pure la sua persona. Come diceva Bettino Craxi, la sua libertà é anche la sua vita».

Tabacci (Api): le reazioni alla sentenza sono da paese malato
Per Bruno Tabacci, candidato di Api alle primarie del centrosinistra, «le reazioni alla sentenza di condanna di Berlusconi dicono quanto il nostro Paese sia malato». Tabacci prosegue dicendo che «Berlusconi é entrato in politica nel periodo di Tangentopoli, quando le sue televisioni facevano le dirette dal palazzo di Giustizia di Milano per annunciare avvisi di garanzia, che erano di fatto già condanne. Oggi l'avviso di garanzia sembra una medaglia al merito, si parla dei giudici come di persone che stanno ordendo trame, si grida all'omicidio politico. Tutto ciò dice quanto é profondo il malessere, i commenti sono di una gravità esemplare». Per Tabacci le sentenze vanno rispettate: «Siamo in un Paese dove vale la divisione dei poteri, un sistema democratico dove non basta richiamare il forte consenso elettorale».

Malan (Pdl): anche la Cnn ha dubbi sulla giustizia italiana
Il senatore Lucio Malan (Pdl) racconta che il notiziario Cnn di questa mattina si é aperto con la notizia della condanna a 4 anni di Silvio Berlusconi. «Il che significa - ha detto Malan - che il fondatore di Forza Italia continua a fare notizia a livello globale. Ma é stato sorprendente sentire il celebre anchor-man Richard Quest commentare la notizia chiedendosi: «La giustizia italiana é ancora credibile?».

Maroni (Lega nord): nessun giudizio, ma sentenza pesante
«Non ho letto la sentenza né le motivazioni: non sono in grado di dare un giudizio», ha detto il leghista Roberto Maroni sulla condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale nel processo sull'acquisto dei diritti tv di Mediaset. «Una sentenza molto pesante, ma Berlusconi aveva già detto il giorno prima che non si sarebbe ricandidato», ha continuato il segretario federale della Lega Nord.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi