La vittoria di Obama nelle mani dell'Ohio, cuore della manifattura

SOSTENIBILITÁ
ALTA
ROMNEY
L'America di Romney intende perseguire la via indicata da Reagan, «la pace ottenuta con la forza». Di fronte alla minaccia di un'arma nucleare iraniana Romney sostiene con più decisione la possibilità di un'azione militare.
SOSTENIBILITÁ
MEDIA
Cina Il dibattito sul protezionismo
Romney e Obama non sono i primi candidati ad affrontare il difficile rapporto con Pechino nel loro confronto elettorale: la Cina è il primo partner commerciale per gli Stati Uniti, e le due economie - prima e seconda al mondo - sono strettamente interconnesse.
OBAMA
L'amministrazione Obama ha intrapreso diverse azioni protezioniste, introducendo tariffe su pannelli solari o pneumatici di produzione cinese. Il presidente ha comunque usato un tono più moderato nei confronti di Pechino.
ROMNEY
Fin dal suo primo giorno da presidente, promette Romney, la Cina verrà bollata come una «manipolatore di valuta». I cinesi vengono inoltre accusati di rubare alle compagnie americane progetti, brevetti e tecnologie.
SOSTENIBILITÁ
BASSA
SOSTENIBILITÁ
BASSA
Crescita La via del rilancio
La battaglia contro la crisi economica è stata al centro della presidenza Obama e della campagna elettorale, impegnata a proporre la ricetta migliore per accelerare la ripresa che, dopo la recessione, ha conosciuto un miglioramento più lento e faticoso che in passato.
OBAMA
La debolezza dell'economia è la minaccia principale per il presidente in carica: Obama ha dalla sua parte il piano di stimolo da 768 miliardi di dollari tra tagli alle tasse e investimenti, e il salvataggio dell'industria dell'auto.
ROMNEY
I piani di Romney per la ripresa puntano sui tagli alle tasse e sull'abolizione dei regolamenti che, secondo lo sfidante, soffocano la crescita: la riforma sanitaria e la regolamentazione della finanza, banche e Wall Street.
SOSTENIBILITÁ
MEDIA
SOSTENIBILITÁ
MEDIA
Debito Il «fiscal cliff»
Se il 1° gennaio verranno estesi i tagli alla spesa e le riduzioni fiscali in vigore oggi, gli Stati Uniti si troverebbero di fronte a un "fiscal cliff", precipizio che farebbe aumentare in modo insostenibile il gigantesco pubblico americano (11.400 miliardi a fine ottobre).
OBAMA
I Democratici vogliono sostituire le riduzioni automatiche alla spesa con un approccio più bilanciato a una riduzione di deficit e debito nel lungo termine. Obama accetterà 2,5 dollari di tagli alla spesa per ogni dollaro in più di entrate fiscali.
SOSTENIBILITÁ
MEDIA
ROMNEY
Romney promette di bilanciare il budget in otto anni senza toccare la difesa e senza aumentare le tasse: ha detto più volte di non approvare i tagli da 500 miliardi proposti per la spesa militare, e di voler mantenere i tagli alle imposte di Bush.
SOSTENIBILITÁ
BASSAEuropaGli alleati più stretti L'Europa e la crisi che sta affrontando non sono al centro della mappa di nessuno dei due candidati. Qualunque sarà il vincitore delle elezioni, è prevedibile che proseguirà il graduale allontanamento iniziato con Obama: spostando l'asse del mondo verso l'Asia e il Pacifico. OBAMA
L'infatuazione degli europei per Obama trovò riscontro inizialmente nel rilancio di un rapporto transatlantico. In seguito, non hanno aiutato i richiami dell'amministrazione Usa agli europei sulla gestione della crisi del debito. SOSTENIBILITÁ
MEDIA ROMNEY
Le idee di Romney non preannunciano un rapporto facile con gli alleati europei: in particolare, il candidato repubblicano ha citato i Paesi Ue in difficoltà come "esempio negativo" se l'America mancasse di controllare la spesa. SOSTENIBILITÁ
BASSAImmigrazioneUn lungo cammino Sul fronte dell'immigrazione entrambi i candidati hanno deluso la comunità di americani in più rapida crescita. Sotto la presidenza Obama è aumentato drammaticamente il numero di espulsioni, più di un milione di immigrati illegali.
OBAMA
Un risultato concreto per l'amministrazione Obama è stato il passaggio del cosiddetto Dream Act, che concede lo status legale a immigrati arrivati negli Usa da bambini, dando loro la possibilità di ottenere la cittadinanza. SOSTENIBILITÁ