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Questo articolo è stato pubblicato il 09 novembre 2012 alle ore 14:32.

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Un assist per l'energia termica e l'efficienza energetica. Lo schema di decreto ministeriale varato dal ministero dello Sviluppo economico, di concerto con quello dell'Economia, prevede un incentivo che coprirà mediamente il 40% dell'investimento per installare nuovi impianti rinnovabili. L'incentivo verrà erogato in due anni (cinque per gli interventi più onerosi). Per quanto riguarda poi le risorse a disposizione, il ministro Passera ha parlato di «900 milioni annui per l'efficienza energetica» a favore di famiglie e pubbliche amministrazioni. Lo schema di decreto passa ora all'esame della Conferenza unificata. Di seguito l'abc del provvedimento:

Aggiornamento periodico
Le misure di incentivazione previste dallo schema di decreto ministeriale sono sottoposte a un aggiornamento periodico da parte di tre ministeri: Sviluppo economico, Ambiente e - per le materie di sue competenza - quello delle Politiche agricole e commerciali.

Consip. Nuovi standard contrattuali
Entro 120 giorni dall'entrata in vigore di questo decreto, Consip elabora nuovi standard contrattuali tra le amministrazioni pubbliche, i fornitori di servizi energetici e gli enti finanziatori. Il tutto ha lo scopo di facilitare l'accesso agli incentivi per l'efficienza energetica e la produzione di calore da fonti rinnovabili.

Costi sostenuti dal Gse
Per coprire i costi dell'attività svolta dal Gse, il soggetto responsabile è tenuto a corrispondere un corrispettivo pari all'1% del valore del contributo totale che gli spetta. Il contributo è trattenuto come somma a valere sulle rate annuali cui ha diritto il soggetto responsabile dell'intervento (con un massimale di 150 euro).

Cumulabilità: divieto
L'incentivo può essere assegnato esclusivamente agli interventi che non accedono ad altri incentivi statali, con l'eccezione dei fondi di garanzia, di quelli di rotazione e dei contributi in conto interesse. In caso di interventi che beneficiano di altri incentivi statali non cumulabili - anche se in conto capitale - l'incentivo che viene previsto da questo provvedimento può essere attribuito in misura complementare fino al raggiungimento dei massimali stabiliti, per specifici interventi, o al raggiungimento dell'incentivo che sarebbe stato erogabile per lo stesso intervento, senza considerare il cumulo. Per verificare sul rispetto del divieto di cumulo, iI Gse trasmette i nominativi di chi beneficia degli interventi incentivati e i dati sull'intervento all'Enea e all'agenzia delle Entrate.

Destinatari: le amministrazioni pubbliche
Sono ammessi agli incentivi le amministrazioni pubbliche e i privati. Nel primo caso, sono incentivabili gli interventi destinati ad aumentare il livello di efficienza energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, dotati però di un impianto di climatizzazione. Tra gli interventi coperti dall'incentivo, l'isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato o la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con quelli che utilizzano generatori di calore a condensazione. Le Pa possono ricorrere al finanziamento tramite terzi o mediante un contratto di rendimento energetivo/servizio energia.

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