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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2012 alle ore 19:20.
L'ultima modifica è del 10 novembre 2012 alle ore 16:02.

Sembra sciolto il nodo relativo alla salvaguardia degli esodati: è stato presentato un emendamento che offre «finalmente una copertura ampia e risolutiva per l'arco di tempo di competenza della Legge di Stabilità». Lo ha annunciato uno dei relatori di maggioranza, Pierpaolo Baretta (capogruppo Pd in commissione Bilancio). «Con l'emendamento al Ddl che abbiamo depositato stasera il nodo degli esodati viene risolto non solo con i 100 milioni già previsti ma anche con i risparmi che si potranno ricavare dai 9 miliardi già stanziati per la platea dei primi 120mila salvaguardati».
Verrebbe così «offerta finalmente una copertura ampia e risolutiva per l'arco di tempo di competenza della Legge di Stabilità al delicato problema degli esodati. Noi relatori ci siamo assunti la responsabilità di chiudere una fase di discussione e di avviare finalmente la fase legislativa. Mi auguro, naturalmente, che la Camera e il Governo condividano il testo».
Emendamento: tasse, tagli già dal 2013
Intanto il calo delle tasse, grazie agli incassi della lotta all'evasione, scatterà nel 2103, con un anno di anticipo. Lo prevede un altro emendamento al ddl stabilità presentato in commissione Bilancio alla Camera dai relatori Renato Brunetta (Pdl) e Baretta. Con il Def del 2013 si individuerà il gettito della lotta all'evasione del 2012 che finanziarà il «fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale» di famiglie e imprese.
Nasce il Fondo Giavazzi
Nasce il "fondo Giavazzi": il riordino dei fondi per gli aiuti delle imprese, sulle quali ha lavorato l'economista su incarico del governo, finanzierà un 'Bonus' per la ricerca e lo sviluppo delle piccole e medie imprese, e darà risorse per la riduzione del cuneo. fiscale. Lo prevede un emendamento dei relatori alla legge di Stabilità.
Istituito dal 2013 presso la presidenza del Consiglio dei ministri
«A decorrere dall'anno 2013 - è previsto nell'emendamento depositato dai relatori - è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese, nonchè per la riduzione del cuneo fiscale, finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle imprese». I progetti di ricerca e sviluppo dovranno però avere come partner strutture pubbliche. «Il credito d'imposta - prosegue l'emendamento - è riservato alle imprese che affidano attività di ricerca e sviluppo a università, enti pubblici di ricerca o organismi di ricerca, ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppo».
Tempi stretti per riferire alle commissioni parlamentari
La norma stabilisce che «il Ministro dell'economia e delle finanze, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge (in pratica entro gennaio 2013, ndr) riferisce alle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari in merito all'individuazione dei trasferimenti e ai contributi ai fini dell'adozione delle conseguenti iniziative, anche di carattere normativo».
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