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Questo articolo è stato pubblicato il 13 novembre 2012 alle ore 11:59.

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Il debito pubblico a settembre ha raggiunto un nuovo record a 1.995,1 miliardi di euro (33.250 per abitante), 19,5 in più rispetto ad agosto. Lo comunica la Banca d'Italia nei Supplementi al Bollettino statistico. Il rapporto debito/Pil stimato è intorno al 126%.

L'incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (11,6 miliardi), l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro, detenute presso la Banca d'Italia e in impieghi della liquidità (8,6 miliardi). Nei primi nove mesi dell'anno l'incremento del debito (88,4 miliardi) riflette il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (61,9 miliardi), l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (21,7 miliardi) e l'emissione di titoli sotto la pari (5,2 miliardi).

Nei primi nove mesi del 2012 il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche è stato superiore di 0,9 miliardi a quello registrato nello stesso periodo del 2011 (61,0 miliardi). Escludendo le erogazioni in favore della Grecia (5,0 miliardi nel 2011), la quota di competenza dell'Italia dei prestiti erogati dall'European Financial Stability Facility (Efsf - 2,2 miliardi nel 2011 e 17,1 nel 2012) e le misure relative alla Tesoreria unica (che hanno comportato nel 2012 il riversamento nella Tesoreria centrale di 9,0 miliardi da parte degli enti decentrati), il fabbisogno del 2012 sarebbe in linea con quello del 2011.

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