Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2012 alle ore 10:17.

My24
Una delle esplosioni sulla città di Gaza durante i raid aerei israeliani (Epa)Una delle esplosioni sulla città di Gaza durante i raid aerei israeliani (Epa)

Un missile lanciato da Gaza verso Tel Aviv è stato intercettato dal sistema anti missile israeliano Iron Dome. Lo ha confermato una portavoce di Tsahal. Proprio questa mattina era stata dislocata nella zona di Tel Aviv una batteria del sistema dopo che per due giorni i missili lanciati da Gaza avevano preso di mira la città.

«Una nuvola di fumo nero. Subito dopo un forte botto»: così un testimone oculare ha descritto l'impatto in aria tra il missile offensivo proveniente da Gaza, diretto su Tel Aviv, e quello difensivo lanciato da una batteria del sistema di difesa Iron Dome schierato nella zona centrale di Israele.
Hamas da Gaza ha rivendicato l'azione.

Da quando è cominciata l'operazione Pilastro di Difesa, le milizie di Hamas hanno attaccato in tre occasioni la zona di Tel Aviv; e ieri ampliando ulteriormente il raggio d'azione dei suoi attacchi, sono riuscite a lanciare un missile a lunga gittata fin verso Gerusalemme. Il missile è caduto in una zona disabitata a sud della capitale, ma ha fatto risuonare
nella Città Santa -per la prima volta dal 1970 - le sirene.

Israele prepara le truppe di terra: 30mila soldati al confine di Gaza
Intanto, migliaia di soldati israeliani si stanno ammassando al confine con la Striscia di Gaza: lo riferisce la Cnn, precisando che l'esercito dello Stato ebraico ha mobilitato «30mila militari» per una possibile operazione di terra. «Stiamo in una fase di espansione della campagna», ha confermato il generale Yoav Mordechai, portavoce dell'esercito, citato dall'emittente Usa.

Mille attacchi aerei da Israele
L'aviazione israeliana ha condotto 1.000 attacchi dall'inizio della attuale offensiva contro le infrastrutture militari di Hamas. Lo ha affermato in un colloquio con la stampa estera il generale Eden Atias, ex comandante della base aerea di Nevatim (Neghev) e attuale rappresentante delle forze armate israeliane in Canada.

A Gaza continuano i raid israeliani
Al quarto giorno dell'operazione Pilastro di difesa continuano i raid aerei israeliani a Gaza: fonti palestinesi parlano di due morti e tre feriti in due attacchi distinti nella Striscia, mentre il palazzo a Gaza City dove ha sede l'ufficio del primo ministro di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato completamente distrutto. Secondo l'esercito israeliano, l'edificio era apparentemente vuoto al momento dell'attacco, avvenuto alle prime ore di stamane. Durante la notte l'aviazione israeliana ha preso di mira 186 "obiettivi terroristici" nella Striscia di Gaza, fra cui diverse rampe di lancio di missili. Lo riferisce il sito israeliano Ynetnews, ricordando che, dall'inizio dell'operazione Pilastro di difesa sono stati colpiti 830 obiettivi a Gaza.

Quaranta vittime palestinesi
Sono otto i palestinesi uccisi oggi nella Striscia di Gaza: quattro sono rimasti uccisi in raid aereo lanciato da Israele a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza; altri tre, miliziani di Hamas, sono morti nell'attacco messo a segno contro il campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia; mentre l'ottavo è deceduto in un attacco sempre a Rafah. «Quattro persone sono morte in un terzo raid a Rafah che ha preso di mira un gruppo di cittadini del quartiere di Zuhur», ha detto un portavoce dei servizi di pronto soccorso di Gaza, Adham Abu Selmiya. Al momento non si conoscono le generalità delle quattro vittime. Una fonte della sicurezza palestinese ha invece precisato che le vittime del campo rpofughi erano militanti del braccio militare di Hamas, le Brigate Ezzedine al-Qassam.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi