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Questo articolo è stato pubblicato il 29 novembre 2012 alle ore 18:02.
L'ultima modifica è del 29 novembre 2012 alle ore 15:05.
Dopo il dibattito tv Renzi-Bersani, ore di tensione altissima fra gli staff dei due candidati alla guida del Partito democratico. I rappresentati di Pier Luigi Bersani, Nichi Vendola, Bruno Tabacci e Laura Puppato hanno presentato un esposto al collegio dei garanti delle primarie contro le pagine a pagamento, comparse oggi su due quotidiani, in cui si invita alla registrazione in vista del ballottaggio. La notizia dell'esposto è stata data dallo stesso collegio dei garanti.
L'appello di "Domenicavoto", bocciato nel pomeriggio dai Garanti delle primarie, è riconducibile alla fondazione Big Bang di Matteo Renzi. A lui si imputa di avere «violato tutte le regole del codice di comportamento che aveva sottoscritto e che vieta la pubblicità sui giornali», ha spiegato Paolo Fontanelli, rappresentate di Bersani. Non solo. «C'é evidentemente uno sfondamento del tetto delle spese e una violazione delle regole di trasparenza», ha assicurato.
«E' palese - continua Fontanelli - e evidente la violazione del regolamento e soprattutto delle norme che vietano la pubblicità a pagamento finanziate dai candidati e quelle che regolano il limite delle spese e la loro trasparenza. Tradire il codice di comportamento e il rispetto delle regole è un fatto gravissimo. Per questo chiediamo un intervento immediato dei garanti. Inoltre ci chiediamo dove può portare un simile atteggiamento, compreso il tentativo di forzare e stravolgere le regole del voto, da qui al ballottaggio di domenica. E' sempre più evidente il rischio di sporcare un grande evento di partecipazione democratica consapevole, come sono le primarie e come sono state il 25 di novembre».
Da poche ore le agenzie battono anche l'"allarme" mail bombing: anche su un sito di ricette è possibile compilare un modulo e inviare on line la richiesta di votare al sito www.domenicavoto.it, lo stesso indirizzo che oggi appare nelle pagine a pagamento comprate su alcuni quotidiani italiani. Un vero e proprio fenomeno di "mail bombing", mail seriali e non individuali, che stamattina il presidente dei Garanti Luigi Berlinguer ha denunciato come "inquinamento" delle regole delle primarie che prevedono che ogni singolo invii richiesta al proprio coordinamento provinciale che entro sabato deciderà se accoglierà la domanda. Ai comitati provinciali stanno arrivando da stamattina decine di mail in serie talvolta dagli stessi indirizzi. Per Matteo Renzi «parlare di mail bombing significa usare gli strumenti della rete. Non vedo quale sia il problema di allargare la partecipazione».
Ma per Berlinguer è "disinformazione" perché «le regole tra il primo e il secondo turno non sono cambiate" e non è vero che basta scrivere una mail al proprio coordinamento provinciale ma con la mail si fa richiesta che poi va valutata e autorizzata. Oltre alle pagine dei giornali, anche su un sito di ricette, cliccando sul banner "vota al ballottaggio" si può compilare un modulo con nome, cognome, indirizzo e indicare un motivo per essere stato nell'impossibilità di registrarsi entro il 25 novembre "per cause indipendenti dalla propria volontà". A fianco del modulo, che poi si può inviare a www.domenicavoto.it, sono suggeriti «i motivi familiari, di salute, di lavoro e viaggi all'estero» come causa per motivare l'impossibilità di registrarsi.
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