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Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2012 alle ore 13:20.

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Emilio Fede (Ansa)Emilio Fede (Ansa)

Si rè riaperto oggi con la testimonianza di Emilio Fede il processo
sul caso Ruby che vede imputato l'ex premier Silvio Berlusconi. Il giornalista ha ricordato il concorso di bellezza che vide protagonista la giovane marocchina, ma poi sottolinea di «non averla mai più ne' vista ne' sentita fino al 14 febbraio, quando l'ho rivista ad Arcore».

Un ritratto impietoso di Ruby: era inadeguata
Fede ha dichiarato di non avere mai accompagnato la ragazza nella residenza dell'ex premier: «Certamente non è venuta ad Arcore con me ma mi è stato detto che l'ha accompagnata Lele Mora...Quando l'ho rivista nella villa del presidente Berlusconi mi sono chiesto chi l'avesse invitata, lei si è avvicinata a me e mi ha detto che era quella ragazza egiziana del concorso ma io non la ricordavo affatto. Il giornalista ha anche fatto ai magistrati un ritratto impietoso di Ruby: «L'ho vista complessivamente due volte ad Arcore...Non ho saputo l'età di questa ragazza, vedendola non mi sembrava minorenne. Lei diceva di avere 24 anni e di essere egiziana». Fede ricorda anche la prima serata ad Arcore, quando «ero incuriosito in senso negativo» da Ruby, perché «non la trovavo elegante» e la «ritenevo inadeguata» e aggiunge «L'ho trovata brutta, aveva un cattivo odore e, mentre ballava la danza del ventre, faceva le bollicine masticando la gomma».

Ad Arcore nessuna trasgressione
La verità di Emilio Fede sulle serate ad Arcore è diversa da quella di alcune ragazze. Rispondendo a una domanda dell'avvocato Niccolò Ghedini l'ex direttore del Tg4 ha negato di aver mai visto Nicole Minetti denurarsi mentre ballava. «Erano cene, occasioni conviviali normali, una volta a una ragazza volò via il reggiseno mentre ballava, Berlusconi disse ai camerieri di darle qualcosa per coprirsi» ha raccontato Fede. L'ex direttore del Tg4 ha ricordato invece di conoscere Berlusconi da 24 anni e di avere con lui «un rapporto di vera amicizia» ma, dallo scorso 28 marzo quando è stato licenziato, di «averlo visto o di aver parlato con lui due o tre volte».

Bunga, bunga? E' il suono delle danze africane
Emilio Fede, dopo essere stato interrogato in aula dal pm Antonio Sangermano, si è congedato dai giornalisti con una battuta sul bunga bunga: «Cosa si intende per Bunga bunga? Io sono stato tanti anni in Africa, a me viene in mente il suono gutturale che si fa durante le danze africane...».

La testimonianza dell'interprete
Al pranzo ufficiale a Villa Madama offerto nel maggio del 2010 da Silvio Berlusconi all'ex rais Hosni Mubarak «non si parlò della parentela tra Ruby» e lo stesso Mubarak. È uno dei passaggi della testimonianza di Mohamed Reda, l'interprete egiziano presente a quell'incontro.
Il teste ha raccontato che Berlusconi aveva raccontato di avere «conosciuto una ragazza egiziana molto carina che si chiamava Ruby ed era figlia di cantanti. La cosa ha creato stupore tra i ministri e i funzionari presenti perchè Ruby in Egitto era una famosa cantante. Io spiegai che non poteva trattarsi della stessa persona perché quella citata da Berlusconi viveva in Sicilia».
L'interprete ha inoltre precisato che il presidente Mubarak su Ruby «non ha interloquito. Perchè non stava bene e non parlava molto».

Il processo riprende lunedì prossimo
Il processo riprenderà il 10 dicembre, giorno in cui sono state convocate dalla difesa Ruby e Nicole Minetti. Non si sa se la marocchina verrà sentita a porta chiuse in quanto ai tempo della vicenda era minorenne. Inoltre, è possibile che vengano acquisiti i verbali degli interrogatori resi in precedenza da Minetti in modo tale da non doverla sentire.

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