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Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2012 alle ore 16:15.

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La probabilità di una riconferma di Mario Monti nel ruolo di primo ministro dopo le elezioni politiche in calendario a marzo, è direttamente proporzionale alla frammentazione del Parlamento italiano. Quindi, molto elevata. È questa l'opinione di Alberto Gallo, responsabile della strategia sul credito in Europa per Royal Bank of Scotland che nel suo outlook per il nuovo anno, "The Revolver", spiega che le elezioni italiane saranno uno degli eventi chiave per l'economia europea (e non solo) nel 2013.

Mentre lo scenario politico italiano è sempre più frammentato, con nessuna maggioranza chiara tra destra, sinistra, e il jolly rappresentato dal Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, le chance di una nuova nomina per Monti sono in aumento. Anzi, per Rbs sono una quasi certezza. Frammentazione politica è infatti sinonimo di volatilità dei mercati, indicata da variazioni nello spread, e di correlazione tra l'andamento degli indici finanziari con le decisioni prese da Roma.

«Non possiamo davvero credere che un governo tecnico sia in grado di ristrutturare il paese in un solo anno. L'Italia ha bisogno di più tempo per far cicatrizzare le sue ferite e con Monti alla guida, l'Italia non dovrà ricevere aiuti dal Fondo Monetario Internazionale e non avrà bisogno di una "Bad bank", come nel caso della Spagna», ha spiegato Gallo.

La frammentazione del contesto politico è stata confermata dalle recenti elezioni in Sicilia, con un aumento dell'astensionismo, e dai risultati delle primarie del Partito Democratico, che secondo i sondaggi potrebbe pesare per il 28-30% alle prossime elezioni.

Inoltre, queste spaccature saranno rese ancora più profonde da un eventuale (e allo stato non molto probabile, ndr) cambiamento della legge elettorale, che potrebbe introdurre un premio di maggioranda e soglie più basse per ottenere una rappresentanza parlamentare.

«Frammentazione è sinonimo di volatilità, e di conseguenza un più probabile ritorno di Monti. Tuttavia, in attesa delle elezioni, il rischio politico e l'incertezza dei mercati potrebbero aumentare», ha aggiunto Gallo.

Tuttavia, il sentiment della banca inglese sull'Italia resta positivo. In particolare, Rbs scommette sulla ripresa di Italia, Portogallo e Irlanda, investendo su alcuni titoli societari (Fiat) e bancari (Intesa, UniCredit e Monte Paschi).

Nel lungo periodo, infatti, gli effetti della cura Monti che RBS dà per certa saranno positivi per il sistema Italia.

Le elezioni politiche italiane sono per Gallo il secondo evento chiave del 2013. Al primo posto resta infatti la Spagna, dove una richiesta di aiuto all'Unione Europea e Fondo Monetario nel primo trimestre del 2013 si fa sempre più probabile, anch in seguito a un aumento delle tensioni nella regione indipendentista della Catalogna.

Italia e Spagna necessitano entrambe di riforme strutturali per rilanciare l'economia e condividono una previsione recessiva per il 2013 (-0,5% per Italia e -1,3% per la Spagna), ma il destino delle due economie è diverso per Rbs, tanto che la «Spagna ha bisogno di chirurgia», all'Italia potrebbe essere sufficiente una terapia.

L'Italia può infatti fare affidamento su un surplus primario e su una economia più diversificata e meno indebitata, nonostante, appunto, il rischio politico, che sarà un fattore determinante nei prossimi mesi.

Per rimettere in carreggiata la propria economia invece, Madrid dovrà spostare la forza produttiva dal settore immobiliare, riformare il sistema bancario e mettere un freno all'indebitazione dei governi regionali.

*reporter Investment Europe

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