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Questo articolo è stato pubblicato il 11 dicembre 2012 alle ore 21:02.

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Giuseppe Biesuz (ad di Trenord, società peraltro non coinvolta) è stato raggiunto da una ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari. L'accusa è di bancarotta in relazione al fallimento della società Urban Screen. Le contestazioni a carico di Biesuz sono per episodi di false fatturazioni che riguardano il 2009, mentre l'ipotesi di bancarotta fa riferimento alla dichiarazione di fallimento della società Urban Screen, che gestiva il maxischermo in Piazza Duomo a Milano, arrivata il 19 maggio 2011 (con sentenza depositata il 30 maggio dello stesso anno).

Si ipotizza che sia stato arrecato un danno alla società, fallita per un buco da 700mila euro. L'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico di Biesuz è stata firmata dal Gip Vincenzo Tutinelli, su richiesta del pm di Milano Sergio Spadaro, titolare dell'inchiesta che vede indagato in concorso con l'ad di Trenord anche Filippo Montesi Righetti, ex presidente del cda di Urban Screen.

Biesuz risulta già sotto processo a Milano per le accuse di frode fiscale (fatture per operazioni inesistenti) ed evasione fiscale (omessa dichiarazione dei redditi), sempre in relazione all'attività svolta dalla società Urban Screen.

Lo stesso Biesuz, tra l'altro, potrebbe avere ricoperto per qualche mese il doppio incarico di ad di Trenord e di Urban Screen in una situazione, quindi, di palese conflitto di interessi. Il risvolto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico dell'attuale ad di Trenord.

Trenord è una società pubblica partecipata a metà da Trenitalia e Ferrovie Nord Milano (Fnm è quotata in borsa e controllata al 57,57% da Regione Lombardia). La società risulta tra gli sponsor del Meeting dell'amicizia di Rimini, al centro di una inchiesta della procura di Rimini che ha portato oggi a tre dirigenti indagati per truffa aggravata e a un sequestro per un milione di euro.

Biesuz venne nominato da Formigoni nel 2008
Nominato da Roberto Formigoni alla guida della società che gestisce le ferrovie il 4 luglio 2008, Biesuz avrebbe continuato a ricoprire la carica di ad di Urban Screen fino all'ottobre del 2008, anche se, in teoria, da quest'ultima società si sarebbe congedato prima di assumere il nuovo incarico.

Regione Lombardia in una nota ha chiesto formalmente a Trenord «di provvedere immediatamente alla convocazione di un Consiglio di amministrazione che prenda tutti i provvedimenti necessari per garantire la migliore operatività della società dopo le vicende che hanno coinvolto oggi l'amministratore delegato Giuseppe Biesuz.

Il Cda di Trenord: deleghe operative a Soprano
Trenord ha convocato per domattina il Cda e dovrebbero essere «ampliate le deleghe» al presidente Vincenzo Soprano, per assorbire quelle in carico all'ad Giuseppe Biesuz, dopo che questi è finito agli arresti domiciliari nell'inchiesta su Urban Screen. In attesa di valutare passi ulteriori nei confronti di Biesuz, a quanto si è appreso, il Cda di Trenord è orientato ad affidare a Soprano deleghe operative anche per affrontare e gestire le conseguenze dei problemi tecnici che in queste ore hanno causato ritardi e disservizi sulla rete ferroviaria della Lombardia.

Pd, Sel, Lega hanno invocato in blocco le dimissioni da Trenord di Biesuz. La vicenda giudiziaria rende ancora più complicata la soluzione alla situazione di caos che ancora oggi permaneva sulla rete del gruppo ferroviario, a causa di un errore nel sistema di programmazione dei turni. La richiesta di dimissioni è arrivata «prima ancora che le vicende giudiziarie prendessero il sopravvento», ha affermato il capogruppo del Partito democratico, Luca Gaffuri.

Sistema informatico in tilt: caos e treni bloccati
Intanto, decine di migliaia di pendolari e passeggeri sono rimasti bloccati nella giornata di martedì alla Stazione Cadorna di Milano, che collega il capoluogo con Como, Varese, Malpensa, per il malfunzionamento del nuovo sistema informatico di gestione dei turni dei 2.800 ferrovieri, diventato operativo domenica. La situazione è stata definita da Trenord, che gestisce il servizio, «fortemente perturbata».

Previsti disagi anche domattina
In una nota Trenord spiega che non sono stati risolti i problemi relativi al software e pertanto «la società non può escludere il verificarsi di ulteriori ritardi e soppressioni» nella giornata di domani.

I primi disagi si erano già verificati lunedì, ma oggi la situazione è lentamente peggiorata, fino ad arrivare a momenti di criticità soprattutto nell'orario di punta dei pendolari. Il sistema informatico dovrebbe gestire i turni dei ferrovieri, l'assegnazione dei servizi, la composizione dei treni. Ma il software è andato in crisi e così molti treni si sono ritrovati senza il personale necessario e i treni sono stati composti senza tenere conto di orari e destinazioni.

I viaggiatori si sono accalcati nella stazione. A quanto riferito da Trenord, che ha chiesto più volte scusa in questi due giorni agli utenti, i tecnici informatici sono al lavoro 24 ore su 24 e le cause del malfunzionamento sono state individuate.

In serata si registravano ancora ritardi medi di trenta minuti, con soppressioni intorno al 15% delle corse programmate.



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