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Questo articolo è stato pubblicato il 15 dicembre 2012 alle ore 22:50.
L'ultima modifica è del 15 dicembre 2012 alle ore 10:36.

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Il centrosinistra della Lombardia ha scelto il suo candidato presidente per le prossime elezioni regionali. È Umberto Ambrosoli, avvocato penalista, 41 anni, figlio dell'"eroe borghese" Giorgio, il commissario liquidatore della Banca Privata Italiana assassinato nel 1979 da un sicario del banchiere Michele Sindona. Ambrosoli ha vinto largamente, con il 57,64% delle preferenze, seguito dal giornalista Andrea Di Stefano con il 23,25% e dalla ginecologa Alessandra Kustermann con il 19,11 percento.

È la seconda volta che il centrosinistra seleziona un candidato regionale con le primarie, dopo la Puglia. Quelle lombarde hanno una particolarità: a promuoverle è stato un comitato civico, e non solo i partiti tradizionali. Ha insistito per questa nuova formula proprio Ambrosoli, intenzionato ad allargare l'alleanza alle forze di centro. Si è votato dalle 8 alle 20 e l'affluenza è stata sopra alle previsioni: oltre 135mila elettori, di cui 45mila solo nella provincia di Milano.

«Ora avanti tutti assieme» sono state le prime parole di Ambrosoli al suo arrivo al Pirellone dove è stata allestita la sala operativa per lo spoglio. «Sono soddisfatto di aver avuto un riscontro positivo al mio progetto - ha spiegato - il dato più importante è che 130 mila i lombardi hanno sfidato il freddo e la neve e hanno voluto esserci. Durante la mia campagna ho incontrato tantissimi amministratori locali e ho visto il loro senso di responsabilità, la Lombardia è questo e il Pirellone tornerà ad essere questo».

Felice per la vittoria e per l'assicurazione di Alessandra Kustermann e Andrea Di Stefano che si impegneranno al suo fianco, ha avuto parole dure per il centrodestra: «Ora affronteremo un percorso difficile, e duro perché la menzogna appartiene al linguaggio dei nostri avversari, ma non abbiamo paura. Abbiamo dimostrato di non essere legati a centri di interesse o alla mentalità di affiliazione».

Dopo la grande partecipazione alle primarie nazionali, gli elettori lombardi del centrosinistra, nonostante la neve che ha condizionato gli spostamenti, hanno partecipato anche a questa consultazione. Sono stati 148.753 gli elettori che si sono recati agli oltre mille seggi allestiti in tutta la regione, come del resto era avvenuto per quelle comunali quando tra i candidati c'era Giuliano Pisapia. Alle primarie nazionali avevano votato 440 mila elettori che erano diminuiti a 389 mila al ballottaggio.

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