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Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2012 alle ore 08:22.

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(Reuters)(Reuters)

Il Giappone si avvia alle elezioni politiche di domenica prossima con un senso di insicurezza non solo legato alle ultime manifestazioni aggressive dei Paesi vicini (lancio del razzo nordcoreano, incursione aerea cinese sopra le isole Senkaku) ma anche alle indicazioni sempre più precise sull'indebolimento dell'economia.

Il rapporto Tankan diffuso oggi dalla Banca centrale segnala che la fiducia delle imprese è peggiorata per il secondo mese consecutivo e dovrebbe riprendersi solo a stento all'inizio dell'anno prossimo, in quanto su una economia ancora dipendente dalla domanda estera grava il rallentamento internazionale e in particole le tensioni con la Cina. Per le grandi imprese, l'indice della fiducia è sceso di 9 punti rispetto a settembre (a meno 12) e ora anche il settore dei servizi si mostra meno ottimista (con un calo di 4 punti a +4). L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso la sessione pre-elettorale su livelli stabili, con un impercettibile ribasso dello 0,05% a 9.737,56 punti, restando quindi sui livelli massimi da 8 mesi sull'onda del recente indebolimento dello yen (continuato anche oggi a quota 83,71 sul dollaro, i minimi da 9 mesi). Anche le altre piazze asiatiche sono risultate in genere poco mosse, confortate da alcuni dati macro cinesi del settore manifatturiero ma rese caute dal perdurante stallo politico negli Usa sul problema del "fiscal cliff".

Il Giappone è ormai in recessione e anche il quarto trimestre è atteso con un Prodotto interno lordo in contrazione, sia pure più che dimezzata rispetto al -3,5% annualizzato del terzo trimestre. In vista della sempre più probabile vittoria del partito liberaldemocratico di Shinzo Abe - fautore di una politica monetaria più aggressiva - gli analisti si attendono che la Banca del Giappone - già nella prossima riunione del 19-20 dicembre – possa ampliare il suo programma di acquisto di asset, se non altro per dare un segnale di disponibilità a "collaborare" con un esecutivo che potrebbe attentare alla sua indipendenza. Gli ultimi sondaggi (di Asahi, Yomiuti e Nikkei) segnalano che il partito del premier uscente Noda subirà una bruciante sconfitta e i liberaldemocratici, con il tradizionale alleato New Komeito, potrebbero ottenere anche i due terzi dei seggi alla Camera Bassa garantendo la governabilità anche in assenza di una chiara maggioranza alla meno potente Camera Alta (per la quale si voterà solo nel luglio prossimo).

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