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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2012 alle ore 19:33.

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Silvio Berlusconi (s); il presidente del Ppe Wilfred Martens (d)Silvio Berlusconi (s); il presidente del Ppe Wilfred Martens (d)

«Sono stato io a suggerire ai colleghi del Ppe la candidatura di Monti, perché i colleghi temono che il Paese possa andare a sinistra. Ho pressato sul presidente del Ppe perché lo invitasse» al pranzo che si è tenuto qualche giorno fa a Bruxelles. Silvio Berlusconi, intervenuto alla trasmissione televisiva "Porta a Porta", è un vero e proprio "fiume in piena", come nel suo stile: «Avete bisogno di me e quindi non mi astengo quando sento il dovere di portare il soccorso a chi ha bisogno», ha sottolineato.

Il botta e risposta con Martens
Dopo qualche minuto è arrivato il "chiarimento" del presidente del Ppe Wilfred Martens: «Nessuno mi ha chiesto di invitare Monti alla riunione del Ppe, è stata una mia iniziativa totalmente personale». Immediata la replica del presidente del Pdl, dallo studio tv: «Evidentemente non vuol far vedere di essere stato influenzato da me - ha detto -. È una scusa per gli altri colleghi, qualcuno che ha fatto qualche osservazione spiacevole. Io ho parlato a lungo, ne ho parlato con lo spagnolo Lopez».

Sul "Porcellum"
Quindi, una battuta da parte del Cavaliere sulla mancata riforma del cosiddetto "Porcellum": «Io - ha ricordatoi - non ho frenato la legge elettorale. Si è frenata perché Monti ha dato le dimissioni» e «poteva anche non darle perché noi non lo abbiamo sfiduciato». Perché «Monti ha deciso di annunciare anticipatamente le sue dimissioni il che ha comportato un ravvicinamento della data delle elezioni ma si tratta di qualche settimana, niente di drammatico. Poteva però essere mantenuto l'assetto attuale fino alla fine della legislatura», ha concluso Berlusconi.

Sulle prossime elezioni: «credo Pdl primo partito»
«Punto ad essere il partito che prenderà più voti e penso - ha osservato Berlusconi - che abbiamo la possibilità perché abbiamo fatto bene al governo e anche perché gli avversari non danno certezza al Paese di uscire dalla crisi».

«Punto al 40%, sono in credito nel confronti del sistema tv»
«Io punto al 40 per cento - ha affermato -, ma dipende dalla quantità di ore televisive. Io sono in credito nei confronti del sistema televisivo. Del resto, la sinistra solo a novembre ha avuto 124 ore in tv».

Un no della Lega a Monti? «Da sola non conta nulla»
«I partiti politici sanno essere realistici e una Lega da sola fuori - ha ricordato l'ex premier - non avrebbe più senso e gli elettori della Lega non darebbero i loro voti a un partito che non conta nulla».

«L'anno scorso mi sono dimesso per il bene del Paese»
«C'è stato un attacco di una forza assoluta da parte dell'opposizione di tutta la grande stampa italiana e di giornali di sinistra europei. Ho ritenuto - ha affermato l'ex premier - che per il Paese sarebbe stato meglio che io mi dimettessi e mi sono messo da parte, dimostrando di non essere attaccato alle poltrone e al potere che di fatto non c'è ».

Sulle elezioni: «fretta è forzatura, meglio rinviare il voto»
Alla domanda se il Pdl abbia chiesto di rinviare le elezioni, Berlusconi ha risposto: «Sì, perchè questa fretta di andare alle elezioni da una fretta totale per formare le liste ed è una forzatura inutile».

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