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Questo articolo è stato pubblicato il 08 gennaio 2013 alle ore 08:10.

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Nella foto il relitto della Costa Concordia davanti all'Isola del Giglio (AFP Photo)Nella foto il relitto della Costa Concordia davanti all'Isola del Giglio (AFP Photo)

Mentre il sindaco del Giglio chiede la proroga dello stato di emergenza, nonostante il turismo sia in calo del 28%, non si placa la curiosità verso il relitto della Costa Concordia. Cinque turisti tedeschi in difficoltà, tra cui due minori, sono stati soccorsi due giorni fa dalla guardia costiera di Porto Santo Stefano (Grosseto), infreddoliti e stremati, dopo che erano andati a vedere, in gommone, il relitto della Costa Concordia all'isola del Giglio. I cinque partecipano a una crociera del Mediterraneo con la Costa Magica, che per ironia della sorte è la "nave gemella" proprio della Concordia.

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Stavano rischiando l'ipodermia
Erano sbarcati a Civitavecchia e avevano approfittato delle ore libere a terra per prendere a noleggio un'auto, raggiungere Porto Santo Stefano e poi noleggiare un gommone, con il quale sono arrivati al Giglio, per scattare delle foto come souvenir. I problemi si sono verificati però durante il viaggio di ritorno dal Giglio alla terraferma: il mare era mosso, l'acqua particolarmente gelida e i cinque hanno avuto grosse difficoltà a tornare a riva. Sono stati trovati distesi in terra su un molo di Porto Santo Stefano, soccorsi e rifocillati dalla guardia costiera, alla quale hanno raccontato la loro disavventura. Stavano rischiando l'ipotermia. Una volta ristabilitisi i cinque sono tornati a Civitavecchia per riprendere la navigazione con la Costa Magica.

Il sindaco chiede la proroga dello stato di emergenza
Intanto l'emergenza al Giglio non è finita «e non finirà fino a quando la nave sarà lì, a poche decine di metri dalla costa». Per questo il sindaco Sergio Ortelli - per ora lo ha fatto informalmente e solo domenica ufficializzerà la richiesta ai rappresentanti del Governo - chiede che lo stato di emergenza non finisca il prossimo 31 gennaio, come stabilito con il decreto con il quale era stato nominato commissario straordinario il responsabile della Protezione civile Franco Gabrielli. «Il decreto - sottolinea - deve essere prorogato fino alla completata rimozione», alla restituzione, all'isola e ai suoi abitanti, di quell'habitat che ne hanno sempre fatta una delle perle del Tirreno. Ormai è chiaro che anche la prossima estate l'isola dovrà fare i conti con la Concordia, con un turismo mordi-fuggi ora fatto di molti più arrivi e partenze, una media di circa 2mila persone in più al giorno, tanti curiosi, ma molte meno presenze soprattutto a Campese e al Castello, le due località che hanno la maggior capacità di accoglienza (circa 6mila persone su 10mila), dove l'economia alla fine ha pagato il prezzo più alto. Lamentano il 28% di presenze in meno.

Ciclopico il progetto di rimozione
Il progetto della Titan-Micoperi, la società che si è aggiudicata la gara internazionale bandita dalla Costa, «è ciclopico», ha detto Ortelli. E si svolge fra mille difficoltà, tanto che forse anche la nuova scadenza indicata (settembre 2013), potrebbe essere superata.

I pezzi dello scoglio torneranno alle Scole
Lo scoglio, anzi i tre pezzi in cui è stato tagliato per toglierlo dalla nave dov'era rimasto incastrato, torneranno alle Scole, lì da dove la manovra del comandante Francesco Schettino lo aveva strappato. Anche su uno dei tre scogli, come al molo, ci sarà una targa con la data del 13 gennaio 2012. Il vicesindaco Mario Pellegrini, che un anno fa salì sulla nave e coordinò i soccorsi dopo l'abbandono della stessa da parte di Schettino, si immergerà insieme ai sub della Guardia costiera. Molto spazio sarà dato alle celebrazioni, anche religiose, sull'isola: prevista una processione e una messa celebrata dal vescovo di Pitigliano e Sovana, monsignor Guiglielmo Borghetti, mentre i familiari delle vittime francesi getteranno 32 lanterne in acqua alle 21.45, quando le note del silenzio risuoneranno sul molo. Prima, una corona di fiori sarà portata in fondo al mare, vicino al relitto. È data per certa la presenza dei vertici della Costa mentre 180 giornalisti, cameramen e fotografi si sono già accredidati. E chi non potrà esserci il 13 sarà al Giglio nei giorni subito dopo: per martedì 15 gennaio, ad esempio, il sindaco aspetta la visita del ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri.

Rimosso il fumaiolo della nave
Intanto è stato rimosso il fumaiolo della Costa Concordia, naufragata all'Isola del Giglio il 13 gennaio 2012. La decisione di rimuovere il fumaiolo, segnala il sito creato per informare sull'andamento dei lavori di rimozione del relitto, é stata presa per «facilitare e velocizzare i movimenti dei mezzi navali che operano nella zona«. La rimozione del fumaiolo giallo, un simbolo della nave con la C della compagnia Costa, era stata ipotizzata fin dall'inizio, ma poi non era stata attuata.

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