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Questo articolo è stato pubblicato il 09 gennaio 2013 alle ore 21:40.
L'ultima modifica è del 09 gennaio 2013 alle ore 19:14.

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Aspettiamo a parlare di alleanze. «Mi sembra prematuro questo discorso perchè io credo che nella campagna elettorale dobbiamo tutti schierarci in modo pacato sui problemi e successivamente verranno le alleanze. Noi dobbiamo spiegare bene cosa vogliamo fare, così come é importante capire cosa il Pd intenda fare per esempio su infrastrutture, energie, Tav.». Dai microfoni di Radio Monte Carlo il presidente del Consiglio dimissionario Mario Monti ha risposto all'invito dei vertici del Pd e in particolare del vicesegretario del partito Enrico Letta, che ha aperto ai centristi: «Se vinceremo - ha infatti annunciato - chiederemo ai montiani di sostenere il governo Bersani».

Il professore: l'agenda politica dipende dall'Europa
Intervenuto in serata alla presentazione del suo libro scritto a quattro mani con l'europarlamentare Sylvie Goulard ("La democrazia in Europa") all'Auditorium della musica di Roma, ha sottolineato che l'agenda politica dipende in gran parte da quello che accade nella Ue. «Mi sono accorto di come sia vero che l'agenda politica nazionale di ogni Stato membro è per il 60-70-80% qualcosa che si gioca in Europa e per questo è importante che chi governa e chi sta in Parlamento abbia la capacità di gestire con altri l'Europa». In Europa - ha spiegato - il governo italiano deve avere «un giusto equilibrio» tra un atteggiamento «assertivo» per far passare le proprie proposte, e la costruzione in precedenza di un «giusto consenso».

«Diseducative le critiche al governo»
Durante il dibattito il professore ha affermato che le critiche all'azione del governo sono «diseducative e mistificanti».«È diseducativo dire che oggi la disoccupazione é più alta e la produzione più bassa quindi le politiche del Governo sono state sbagliate perché occorre del tempo perché gli effetti di quelle politiche si dispieghino».

«Mi sono messo le scarpe della nuova misura»
Niente sassolini dalla scarpe, ha chiarito Monti nell'intervista a Radio Monte Carlo, «mi sono semplicemente messo le scarpe della mia misura dopo aver dovuto indossare le scarpette da danza classica nell'interesse del Paese in questi 13 mesi». Quanto alle promesse elettorali del Cavaliere e alle accuse contro il suo governo: «Bisogna che Berlusconi si stabilizzi un po'... È interessante che queste proposte vengano fuori adesso: se è così facile - si è chiesto il professore -, perchè chi ha governato 8 anni degli ultimi 10 non ha fatto nulla?». Poi arriva la domanda: lei canta? «Sono stonato, mi piace molto il canto non sono mai stato chansonnier sulle navi da crociera».

Il nodo liste
Per quanto riguarda le candidature alla lista unica al Senato, al momento sembrano sicure quelle di Pietro Ichino, Gabriele Albertini e Mario Mauro. Il professore, con il sostegno dell'ex commissario Enrico Bondi, sta vagliando le diverse ipotesi. In bilico i filomontiani ex Pd e Pdl. Al secondo posto in Piemonte al Senato dovrebbe esserci l'europarlamentare Gianluca Susta, vicino a Luca Cordero di Montezemolo. Al terzo posto in Veneto é finito un altro esponente legato al patron della Ferrari (che oggi avrebbe incontrato Monti), Fabio Gava. In Veneto secondo posto per l'Udc De Poli, capolista un professore di sociologia dell'università Cattolica di Padova, Gianpiero Dalla Zuanna, vicino - viene riferito - alla comunità di Sant'Egidio che, questa la tesi che viene sottolineata da fonti parlamentari, avrebbe schierato alla Camera e al Senato diversi esponenti della propria area di riferimento. Per quanto riguarda Italia futura sembrano sicuri i nomi di Andrea Romano, Carlo Calenda, Marco Simoni, Irene Tinagli e Stefania Giannini.

Le candidature annunciate
Oggi Monti ha annunciato altre candidature: quella di Ilaria Capua, «virologa e veterinaria, definita tra gli scienziati più qualificati, tra i 50 top nel mondo»; Stefano Quintarelli, «un guru del web»; Carolina Girasole, sindaco di Isola Caporizzuto; Carmelo Lentino, segretario dell'associazione Italiana alberghi per la gioventù e della cantante Annalisa Minetti.

Monti: sorpreso positivamente dai sondaggi
A chi gli chiedeva quale obiettivo si ponga la sua lista per le prossime elezioni e un commento sui sondaggi che circolano in questi giorni, Monti ha ribadito che «è molto difficile stimare la portata elettorale possibile di una forza politica appena nata» e comunque «sono sorpreso positivamente da questi valori».

«Spero di non essere la stampella di nessuno»
Monti ha rifiutato l'appellativo di "stampella di Bersani" affibbiatogli dal Pdl: «Spero di non esserlo nè di Bersani nè di nessuno», ha confidato. Piuttosto, «spero di essere la scala di ingresso della società civile in politica».

«Nel del Pd c'è un po' di tutto. Chiariscano»
«Sul fiscal compact dentro il Pd c'è un po' di tutto - ha osservato il professore -, sull'agenda Monti c'è chi come Vendola è totalmente contrario e c'è chi come Bersani dice che bisogna svilupparne alcuni punti e altri no e ci sono perfino i montiani dentro il Pd, e alcuni sono usciti. Io ne ho accolti alcuni, purtroppo non c'è spazio per tutti ma sono molto interessato».

«Difficile che possa far parte di un governo altrui»
Monti ha ribadito la propria indisponibilità a fare il ministro in un governo guidato da un altro premier: «Certo che non è vietato», ha spiegato, ma «nessuno mi sta chiedendo di far parte di nessun governo e francamente non è a quello a cui voglio candidarmi». E poi, ha continuato, «credo che dovrei riconoscermi tantissimo, quasi completamente in un governo per farne parte».

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