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Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2013 alle ore 14:51.

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Riprende oggi, dopo la pausa natalizia, il processo sul caso Ruby a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti. In aula è stato sentito come testimone Danilo Mariani, il pianista-cantante che più volte allietò le serate ad Arcore.
Mariani, davanti ai giudici della quinta sezione penale del tribunale presieduti da Annamaria Gatto, ha spiegato la vicenda della statua di Priapo che definisce come fu una "bischerata": «questa statua con questo coso. L'ha portata un cameriere che aveva il padre che lavorava in Angola. Era una cosa simpatica». Il pianista ha poi aggiunto che «è stata passata tra le ospiti ed è ritornata al cameriere che l'ha riposta. Quando passava - ha aggiunto - si facevano battute, era una bischerata, ma nessuna ha mai mimato un gesto di natura sessuale».

Durante quella cena, che si è svolta alla fine di agosto 2010, ha inoltre affermato di aver visto Ambra Battilana e Chiara Danese, due delle giovani che ora si sono costituite parte civile.
Il teste, che è stato anche ripreso dal presidente del collegio (che con lui ha alzato la voce, ndr), ha raccontato di aver conosciuto in altre serate, tra le altre, Ruby, Minetti e anche Barbara Faggioli. Ha negato di aver visto spogliarelli ma ha ricordato che «si ballava durante i dopo cena e che qualcuno lo faceva magari in modo più provocante. Ma mai nessun toccamento». A suo dire le feste ad Arcore erano ripetitive ma niente di scandaloso.

Alla prossima udienza, fissata per il 14 gennaio, dovrebbe essere presente Ruby come testimone, dopo che il 17 dicembre non si era presentata in aula e per questo era stata multata con 500 euro di ammenda.

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