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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2013 alle ore 15:22.
L'ultima modifica è del 20 gennaio 2013 alle ore 14:10.

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La possibilità di lavorare alla Barilla, alla Ferrari di Maranello, alla Max Mara, alla Danieli di Udine. Sono tanti gli istituti tecnici, a volte nate dalle costole di scuole aziendali, che rappresentano un luogo privilegiato dove le imprese possono reperire nuova e qualificata manodopera.

Un connubio vincente, potremmo dire tra «Grandi firme e Grandi scuole», che punta a recuperare quel mismatch tra domanda e offerta di lavoro che ancora oggi esiste in Italia (e viene certificato da tutti i principali studi e ricerche occupazionali).

Le scuole d'eccellenza
È difficile andare a Parma e non accorgersi, per esempio, della Barilla. Ma è difficile anche andare a Parma e non ricevere apprezzamenti sull'istituto professionale Levi e sull'istituto d'arte Toschi. Nel territorio lecchese il comune di Mandello del Lazio è diventato simbolo della Moto Guzzi, e i miglior tecnici che hanno lavorato per la moto sono usciti dall'istituto tecnico industriale Badoni. Anche a Reggio Emilia, dove è presente Max Mara, una scuola d'eccellenza è l'istituto tecnico Nobili.

Le aziende: ci servono periti qualificati
Le Officine Danieli, uno dei maggiori fornitori di impianti per l'industria siderurgica del mondo - dove lavorano 10.500 addetti, di cui il 50% in Europa, e con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro, "pesca" i suoi migliori periti dall'istituto tecnico industriale Malignani di Udine. «I ragazzi entrano in azienda per fare progetti innovativi. E un buon perito a 30 anni dopo 10 anni di esperienza sul campo può arrivare a ricoprire ruoli di responsabilità», ha sottolineato il presidente di Officine Danieli, Giampietro Benedetti. «Mediamente assumiano 60/70 periti l'anno - ha aggiunto Benedetti - ma il punto è che ce ne sono pochi».

A Milano una citazione particolare va all'istituto Molinari che nel campo della chimica è ai primi posti, e da cui le grandi aziende del settore, come l'Eni, si approvviggionano di tecnici preparati. A Maranello la Ferrari attinge dall'istituto professionale Ferrari, specializzato in meccanico-motorista. Anche a Biella, un distretto del tessile di qualità, il Lanificio Ermenegildo Zegna utilizza giovani proveniente dall'istituto tecnico industriale Quintino Sella.

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