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Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2013 alle ore 13:34.

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Il Pg Luigi Patronaggio ha chiesto oggi ai giudici della Corte d'appello di Palermo la condanna a 7 anni del senatore Marcello Dell'Utri, accusato di concorso in associazione mafiosa. Il magistrato ha definito «molto grave» la condotta contestata al senatore, sollecitando la conferma della precedente condanna inflitta all'imputato in appello e poi annullata con rinvio dalla Cassazione. In primo grado Dell'Utri fu condannato, invece, a 9 anni di carcere.

«Per legge» richiesta inferiore a quella inflitta nel 2010
Per il Pg, «Dell'Utri ha messo in contatto Silvio Berlusconi con Cosa nostra, ha dato un contributo consapevole all'associazione e ha dato un concreto e specifico contributo a Cosa nostra». Inoltre, «Ha costretto un imprenditore come Berlusconi a pagare somme ingenti a Cosa nostra, la condotta dell'imputato integra il concorso pur non essendo inserito stabilmente in Cosa nostra. «Anch'io - ha spiegato Patronaggio nel corso della sua requisitoria riferendosi alla richiesta di condanna a sette anni - penso che la capacità di inquinamento della vita politica e imprenditoriale del senatore sia stata ben più grave, ma non posso per legge chiedere di più rispetto alla pena inflitta nel 2010».

Scontro Pg-presidente sul rischio prescrizione
Nella parte finale della requisitoria, anche uno scambio di battute tra Pg il presidente della Corte, con riferimento al pericolo che intervenga la prescrizione. «Siamo abituati a vedere le più grandi quaestioni di questo Paese irrisolte con sentenze di proscioglimento che non fanno prendere posizione ai giudici», ha detto il Pg. Il presidente Loforti ha subito replicato interrompendo l'intervento del pubblica accusa osservando che «la prescrizione é frutto di un calcolo matematico». Patronaggio ha però ribattuto: «È la ricostruzione dei fatti attribuiti all'imputato a determinare tutto. A tutto concedere, comunque, -ha sostenuto il Pg- la prescrizione cadrebbe nel novembre 2014. Non vi sono interruzioni nella continuità del reato e comunque anche se vi fossero c'é il vincolo di continuazione tra le varie condotte contestate, che consente di agganciarsi come termine iniziale della prescrizione al maggio del '92, mese in cui la Corte di Cassazione ha fissato il termine ultimo della colpevolezza del senatore Dell'Utri».

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