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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2013 alle ore 19:34.

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(Ansa)(Ansa)

Nelle stesse ore il cui il presidente Obama giura per il secondo mandato della sua presidenza, una nuova strage dovuta alle "armi facili" - e in cui ci sono ancora una volta piccole vittime - scuote l'America. Un adolescente, di appena 15 anni, ha sterminato la sua famiglia, freddando madre, padre e tre dei suoi nove fratelli a Albuquerque, in New Mexico.
I particolari sulla strage ancora non sono stati confermati e la polizia, che ha arrestato il ragazzo, ha solo fatto sapere che un uomo, una donna e tre bambini sono stati trovati crivellati di colpi in una pozza di sangue nella loro casa.

Ma secondo quanto reso noto dai vicini di casa, le vittime sarebbero il padre, la madre e tre, una bimba e due maschietti, dei nove fratelli del giovane killer. Il ragazzo accusato della strage, si chiama - secondo
fonti di stampa locale - Nehemiah, e abitava con la famiglia. Un tipo "strano", riportano i vicini che da tempo lo avevano spesso visto indossare abiti in stile militare e mimetiche. Mentre da fonti ufficiali non arriva nessuna conferma sull'identità delle vittime ne quella del ragazzo, l'Albuquerque Journal fa sapere che il padre Greg era il pastore della vicina Calvary Churh, dal cui sito web la sua biografia è stata rimossa.

Si tratta di una ennesima tragedia che arriva ad offuscare proprio la giornata in cui Barack Obama - che si è impegnato a dare un significativo giro di vite al controllo sulle armi - ha prestato giuramento per il suo secondo mandato alla Casa Bianca. Secondo le poche informazioni, sulla scena del crimine la polizia ha rinvenuto numerose armi da fuoco, tra cui un potente fucile d'assalto in stile militare, simile a quello usato appena
poco più di un mese fa dal ventenne Adam Lanza per massacrare con raffiche di decine di colpi 20 bambini, tra i sei e sette anni, e sei adulti, nella scuola elementare Sandy Hook di Newtown in Connecticut.

L'ufficio dello sceriffo della contea di Bernalillo, che coordina le indagini, non ha rivelato quale possa essere un possibile movente per la strage. Un portavoce, Aaron Williamson, si è limitato a riferire che il ragazzo è stato incriminato per diversi capi d'accusa, tra cui omicidio, e ha aggiunto che gli investigatori stanno cercando di determinare a chi appartengano
le numerose armi ritrovate nel luogo della strage.

Si tratta comunque di una nuova tragedia che andrà certamente ad alimentare il dibattito innescato dall'eccidio di bambini a Newtown e dal pacchetto di misure disposte dal presidente Obama nei giorni scorsi per cercare di arginare il fenomeno degli omicidi di massa e che grazie ad una serie di ordini esecutivi sono già operative. Prevedono tra l'altro per la prima volta rigorose verifiche sui potenziali acquirenti, per scoprire se
abbiano precedenti penali o soffrano di disturbi mentali. Ma il presidente ha elaborato anche altre misure più incisive, come il divieto di vendita delle armi da assalto, o come la messa al bando dei super-caricatori con più di dieci proiettili. Sono misure che però dovranno passare al voto del
Congresso, e la potente National Rifle Association (Nra), la lobby delle armi, ha giurato che farà tutto il possibile per evitare che vengano approvate, minacciando di ingaggiare su questo la "battaglia del secolo".

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