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Questo articolo è stato pubblicato il 21 gennaio 2013 alle ore 11:08.

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I giudici del Tribunale di Milano, davanti ai quali si sta celebrando il processo Ruby a carico di Silvio Berlusconi, ritoccando il calendario assieme alle parti, hanno preannunciato che la sentenza arriverà comunque dopo il voto delle politiche, in quanto l'ultima udienza si terrà l'11 marzo. Probabile anche la requisitoria dopo il voto. I giudici hanno però rigettato la richiesta della difesa, avanzata sia da Niccolò Ghedini che da Piero Longo, entrambi candidati nelle liste del Pdl, di fermare il processo fino alle elezioni. Secondo i legali l'impegno nella campagna elettorale li distrae dal processo, ma secondo il collegio la richiesta «non e' assimilabile al legittimo impedimento», inoltre si tratta di un «impedimento generico poiché avanzato per tutta la campagna elettorale e non incompatibile con le date del processo».

Il nuovo calendario
I giudici hanno spiegato che non potevano essere utilizzate le udienze del 18 e del 25 febbraio, perchè riservate a processi con imputati detenuti. Dunque, da calendario, per il prossimo 28 gennaio è prevista l'audizione come teste della mamma di Ruby e le richieste da parte della difesa di ulteriori testimoni. Il 4 febbraio verrà utilizzato invece per l'ascolto di eventuali ulteriori testi. Resta a febbraio una sola udienza che rimane fissata, quella dell'11 febbraio, possibile ma non certo che in questa data avvenga la requisitoria. Due le udienze già fissate a marzo, il 4 e l'11. L'11 marzo quindi potrebbe arrivare la sentenza.

La richiesta di Ghedini e Longo candidati al Senato
Niccolò Ghedini, uno degli avvocati di Silvio Berlusconi, in apertura dell'udienza aveva detto di essere "amareggiato" in quanto il tribunale non consentiva a parlamentari uscenti di contribuire alla campagna elettorale. Ghedini insieme al collega Piero Longo e all'ex premier imputato sono candidati al Senato.

Boccassini: pronta a requisitoria prima del voto
Il sostituto procuratore Ilda Boccassini è pronta a chiedere la condanna dell'ex premier Silvio Berlusconi prima del voto. Rappresentante dell'accusa nel processo Ruby, la Boccassini ha sottolineato che il Tribunale ha gia' deciso «con un'ordinanza eccepibile» che il processo che vede imputato Berlusconi deve andare avanti. La prossima udienza, in calendario il 28 gennaio sarà dedicata agli ultimi testimoni della difesa, poi in calendario in discussione sono previste le udienze del 4 e 11 febbraio.

Proprio la data dell'11 febbraio potrebbe essere quella in cui la Procura indicherà la condanna per Berlusconi. La Boccassini infatti di fronte alla richiesta dei giudici di rinunciare alla requisitoria dell'11 febbraio e posticiparla al 4 marzo ha sottolineato che tale decisione non spetta alla Procura. «Non e' corretto gravare la Procura di un peso non giusto. La decisione di rinviare la requisitoria spetta al collegio, se mi chiede se la Procura ha bisogno di tempo per riflettere la mia risposta e' no».

L'invito dei giudici di rinviare la requisitoria al 4 marzo non trova dunque d'accordo l'accusa ma ora sono i giudici riuniti in Camera di Consiglio a decidere su questo aspetto. Cosi' come dovranno decidere se acconsentire alla richiesta della difesa di sospendere il processo per i prossimi 30 giorni consentendo ai legali dell'ex premier, entrambi candidati, di svolgere la campagna elettorale.

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