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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2013 alle ore 18:50.
L'ultima modifica è del 25 gennaio 2013 alle ore 14:33.

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Necessità di «sforzi convergenti», da parte dei politici che entreranno nel prossimo Parlamento, per garantire una riforma del sistema Giustizia, ancora schiacciata da tempi processuali «lunghissimi e lontanissimi da un accettabile livello di esercizio dell'attività giurisdizionale», ma anche l'invito ai giudici italiani a partecipare alla «costruzione di un sistema di giustizia europeo». Questi alcuni dei temi guida del discorso con cui il primo presidente della Corte di Cassazione, Ernesto Lupo, ha aperto stamani a Roma l'Anno giudiziario 2013.

I complimenti a via Arenula per il varo delle norme anticorruzione
Da Lupo, anche un omaggio al ministro della Giustizia Severino per aver portato in porto le nuove norme anticorruzione: «In un paese ricco di annunci, ma carente di realizzazioni, dobbiamo constatare che la legge promessa è stata approvata ed è entrata in vigore». Superata anche «l'intollerabile inerzia« che ha caratterizzato la necessaria revisione delle circoscrizioni giudiziarie.

Magistrati in politica, urge disciplina più rigorosa
Nelle parole di Lupo, anche un chiaro riferimento a due candidati alle prossime elezioni, Pietro Grasso (nelle fila del Pd) e soprattutto Antonino Ingroia (per Rivoluzione civile): «È auspicabile introdurre attraverso il codice etico della magistratura italiana una disciplina più rigorosa, da tante parti anche recentemente auspicata, sulla partecipazione dei magistrati alla vita politica parlamentare». Per Lupo, c'é «l'evidente necessità di impedire almeno candidature nei luoghi in cui é stata esercitata l'attività giudiziaria e di inibire il rientro, a cessazione del mandato parlamentare, nel luogo in cui si é stati eletti».

Dramma carcere vale molti punti di spread per immagine Italia
Ma il vero centro di gravità del discorso di Lupo, «alla vigilia delle elezioni politiche»: «Impossibile omettere valutazioni sulla mancanza di iniziative in materia di carcerazione che ha prodotto la recentissima ulteriore condanna del nostro Paese da parte della Corte di Strasburgo e che, sul piano dell'immagine internazionale, vale decine e decine di punti di spread».

Severino: «Da Governo riforme valide, continuare su questa strada»
Presente alla cerimonia insieme a diversi altri ministri e al premier uscente, Mario Monti, il Guardasigilli Paola Severino - entrambi sono stati ricevuti nel tardo pomeriggio al Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al centro del colloquio il caso Ilva - incassa con soddisfazione le parole positive del I° presidente, sottolineando come sia arrivato ormai il momento di «cambiare mentalità», cominciando a «vedere i bicchieri mezzi pieni». Il governo dei tecnici, aggiunge, ha «varato riforme valide, apprezzate dagli organismi internazionali. Bisogna continuare su questa strada». Sono sicura, conclude, «che il seme è stato gettato e germoglierà. In questa cerimonia c'è stata un'atmosfera straordinaria, una sinergia e sintonia tra i nostri discorsi che sono andati tutti nella stessa direzione. In futuro auspico una continuità di progetti e di idee, se non di uomini. Ho visto oggi quanto questi progetti sono condivisi, anche quelli che non siamo riusciti a realizzare ma sono pronti. Chi verrà dopo di noi potrà continuare su questo solco».

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