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Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2013 alle ore 12:48.

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È la prima assemblea pubblica dopo le dimissioni del presidente Giuseppe Mussari, che ha lasciato qualche giorno fa a causa del cosiddetto scandalo per i contratti derivati di banca Mps di cui è stato presidente e per i presunti atti poco chiari nell'acquisto di Banca Antonveneta. E si vede. Il trauma c'è stato non c'è dubbio e chi è arrivato fino a Messina per partecipare al Road Show dell'Abi dedicato al rapporto tra banche e imprese e allo sviluppo del Mezzogiorno non fa nulla per celarlo.

Certo, poi, qui si parla di sviluppo del sud, della Sicilia in particolare. Gli operatori presenti, banchieri, imprenditori, consulenti si aspettano atti di chiarezza. Che arrivano puntualmente per bocca del direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini il quale a margine, rispondendo ai giornalisti, rivendica con orgoglio il ruolo del sistema bancario italiano e invita alla prudenza: «L'associazione - dice Sabatini - continua a lavorare insieme alle altre associazioni di impresa e si impegna affinché il nostro modello di banca commerciale possa continuare a operare in un quadro di normalità».

E in riferimento ai fatti di questi giorni, al documento poi ritrovato in una cassaforte di Banca Mps dagli attuali vertici della banca senese, al tema dei controlli dice: «Giudicare un sistema finanziario che ha garantito la tenuta del sistema in questa grande crisi finanziaria sulla base di un episodio che è ancora tutto da capire è un errore da non fare. Il nostro sistema di vigilanza è un modello per la vigilanza europea e mondiale. Banca d'Italia ha sempre vigilato con rigore, efficienza e puntualità sul sistema finanziario italiano. E devo dire la tenuta del sistema finanziario in Italia è frutto di questo rigore e di questa vigilanza efficiente ed efficace ».


Per quanto riguarda l'uso dei derivati, Sabatini ha fatto la distinzione tra l'uso di questi strumenti in una condizione normale e l'uso che se ne fa a fini speculativi. «Credo - ha detto Sabatini - che le banche italiane abbiano dimostrato in questo lungo inverno la loro capacità di essere vicini alle famiglie, alle imprese e all'economia italiana senza avere aiuti a fondo perduto». Il riferimento è alle risorse che vengono date alle banche e di cui sta usufruendo anche Mps: si tratta di fondi che saranno poi rimborsati. «Credo che sia a livello nazionale che a livello internazionale sia stata sempre evidenziata la solidità delle banche italiane che è superiore a quella di tutte le altre banche europee: singoli episodi non sono affatto rappresentativi della solidità di un sistema che ha retto alla crisi e anzi ha aiutato l'economia del paese».

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