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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2013 alle ore 11:17.

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Nel suo intervento a Radio 24 il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha rimarcato, a proposito della vicenda Monte dei Paschi, che da parte di Bankitalia «ci sono stati i poteri e gli interventi, forti, visto anche il cambio dei vertici di Monte Paschi».

Le prime azioni nel settembre 2009
L'azione della Vigilanza, in effetti, ha cominciato a tradursi in risultati pratici nel settembre del 2009, con una sanzione di 64mila e 555 euro (il massimo previsto dalla normativa) nei confronti dell'ex direttore generale di Monte dei Paschi, Antonio Vigni, per violazioni in materia di trasparenza bancaria, rilevate durante le verifiche presso la rete. Poi, l'ispezione di Vigilanza del 2011, che si concluse con una "pagella" sfavorevole pari a 5 su un massimo negativo di 6, ha fatto emergere, spiegano in Banca d'Italia, «l'esistenza di profili di interesse per altre possibili Autorità». In altre parole, tutto il rapporto ispettivo è stato consegnato a maggio 2012 alla Procura della Repubblica di Siena; parti del rapporto sono state inviate alle procure di Milano e alla Consob.

Le carenze di Mps nel mirino di Via Nazionale
A questo punto, Via Nazionale ha avviato procedure sanzionatorie nei confronti degli amministratori, del direttore generale, dei sindaci e dei componenti il comitato direttivo dell'epoca. I provvedimenti di sanzione, che, come ha detto il ministro dell'Economia Vittorio Grilli nella sua audizione, sono ora in fase conclusiva e dunque in arrivo, riguardano essenzialmente due aspetti: le carenze nell'organizzazione e nei controlli interni dell'azienda di credito e la violazione della normativa in materia di contenimento dei rischi finanziari.

Gli altri procedimenti sanzionatori
Ma ci sono anche altri tre procedimenti sanzionatori, avviati alla fine dell'anno scorso, sempre nei confronti degli ex esponenti del Monte dei Paschi. Riguardano in primo luogo i compensi riconosciuti all'ex direttore generale dell'istituto, Antonio Vigni, quando il suo incarico è cessato;in secondo luogo, ci sono sanzioni in arrivo per l'operazione Fresh (qui il provvedimento è a carico dei dirigenti della banca e del soggetto incaricato della revisione legale dei conti); infine, c'è la sanzione per errate comunicazioni periodiche alla Banca d'Italia. Per quel che riguarda, poi, l'operazione Alexandria, Bankitalia ha informato la Procura di Siena del fatto che il contratto sottoscritto il 31 luglio 2009 con Nomura per la ristrutturazione del titolo era stato occultato agli ispettori della Vigilanza.

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