Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2013 alle ore 08:05.
L'ultima modifica è del 30 gennaio 2013 alle ore 08:39.

My24

Dicono che il fresh, lo strumento finanziario usato da Mps e prima ancora da banca Fortis, sia stato un colpo di genio di Viswas Raghavan. Il banchiere di origine indiana oggi è il numero uno di Jp Morgan Europa e Medio oriente, ma è stato a lungo il re del bond convertibile, una fama nata quando nei primi anni Duemila era a capo del convertible origination di Jp Morgan a Londra.

Erano gli anni in cui si mettevano a punto prodotti finanziari innovativi, fondamenta di quel boom della City di cui Viswas Raghavan è stato un geniale interprete contribuendo a generare una straordinaria ricchezza, ma che ora, come mai prima, ha assunto il sapore di una condanna. Le perversioni del sistema emergono oggi , speculari, ai successi andati. Passavano dalla sede Mps di Londra, anni fa, gli ipotizzati flussi finanziari dei derivati Alexandria e Santorini; nasceva nella City il fresh di Jp Morgan per Mps, volendo insistere solo con la storia di queste ore e di casa nostra.

Il contrappasso di Londra è drammatico. La grande macchina per generare quattrini, tanti abbastanza per sostenere l'economia di un Paese intero, si stempera nel susseguirsi di cronache che vanno molto oltre il caso Monte dei Paschi. Fermiamoci a queste settimane, senza scavare nei decenni andati. La madre di tutti gli scandali nasce a queste latitudini con quel caso Libor che azzoppa conti e credibilità di Barclays, Hsbc ed ora anche Rbs mentre già occhieggia l'ombra dell'inchiesta penale. Il padre di tutti gli azzardi assume la silhouette della London whale, la balena di Londra, che risponde al nome di Bruno Iksil capace di mettersi in pancia operazioni tanto rischiose da aver esposto la sua banca, Jp Morgan di nuovo, a 9 miliardi di dollari di perdite. A far da corollario il caso del giovane Kweku Adoboli, sette anni di carcere, per essersi giocato un paio di miliardi di Ubs fra i desk della sede di Londra. A far da sfondo restano le più drammatiche nazionalizzazioni del sistema bancario europeo prodotte dal credit crunch con il Tesoro britannico che ancora sfoglia la margherita per contare le perdite gettate sulle spalle dei contribuenti, titolari involontari dell'82% di Rbs e 40% di Lloyds bank.

Sempre Londra, anzi inevitabilmente Londra, si obiettierà. È questa la capitale della finanza europea e per molti aspetti mondiale, è qui che si inventano le strategie più estreme sugli strumenti derivati, è qui che corrono fiumi di quattrini. È solo qui, pertanto, che l'opulenza del boom si fa condanna al sospetto, rovescio della vergogna. Un contrappasso abbiamo detto, ma un contrappasso al tramonto, giurano gli ottimisti, sorretti dalla fiducia nelle azioni di Financial service authority e Banca d'Inghilterra. Il regolatore ora agisce e soprattutto promette di insistere nell'azione. Non resta che attendere e soprattutto sperare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Dai nostri archivi