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Questo articolo è stato pubblicato il 02 febbraio 2013 alle ore 18:17.

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(Epa)(Epa)

Il Millennium Stadium porta ancora fortuna all'Irlanda: su sette confronti finora giocati a Cardiff nel Sei Nazioni, il Galles è uscito battuto ben cinque volte. L'ultima oggi pomeriggio, con gli uomini dell'Isola di smeraldo che hanno dominato il primo tempo (chiuso sul 23-3) e nella ripresa hanno saputo resistere al ritorno rabbioso dei Dragoni, mai però veramente vicini alla clamorosa rimonta.

Nonostante due cartellini gialli, che hanno portato con sé 20 minuti di inferiorità numerica, gli irlandesi non hanno concesso troppo, esaltandosi in difesa così come prima avevano fatto in attacco. Risultato finale 30-22, che proietta ottimismo sugli uomini di Declan Kidney, visto che ospitera entrambe le favorite della vigilia (cioè Francia e Inghilterra. Mentre il Galles - all'ottava sconfitta consecutiva - sembra già pronto ad abdicare: di sicuro non potrà più riuscirgli l'impresa dello scorso anno, quando vinse il Sei Nazioni con tanto di grande Slam (cinque partite, cinque successi).
I padroni di casa, nella prima mezz'ora, non sono entrati neanche una volta nei 22 metri avversari. A quel punto della gara, invece, gli ospiti avevano già segnato 20 punti (due mete trasformate più due calci piazzati), grazie a possesso di palla, supremazia territoriale e azioni spettacolari: da segnalare soprattutto il pezzo di bravura di O' Driscoll che si beveva tre avversari e lanciava in meta Zebo, e il prodigio dello stesso Zebo (all'esordio nel Sei Nazioni), che dava continuità all'azione della seconda meta (marcata da Healy) grazie a un controllo di palla con... il tacco su un passaggio sbagliato di Heaslip. L'azione era nata da un intercetto di Best su un calcio dello spaesato mediano di apertura gallese Biggar.

Insomma, mezz'ora a senso unico, anche per quanto riguarda la sorte. Il Galles cominciava a metterci capacità e orgoglio, anche se la precisione è mancata spesso. Da qui qualche occasione mancata di troppo. Primo tempo finito sul 3-23 dopo un calcio a testa, e ripresa che si apriva con il colpo di grazia: a firmarlo è stato il monumento Brian O' Driscoll (34 anni, 121 presenze con l'Irlanda, 26 mete nel torneo, record assoluto "all time"), che recuperava un pallone da terra e si tuffava nell'unico varco utile. Sexton continuava ad avere il piede caldo (sei su sei il suo bilancio finale nei calci fermi) e l'Irlanda si portava addirittura sul 30-3.
Da quel momento il gioco traslocava nella metà campo dei verdi. Poco prima del 10' Cuthbert segnava la prima meta per i suoi, con un bell'inserimento dopo una serie di cariche. Intorno a metà tempo Galles con il primo uomo in più per il giallo a Best e, subito dopo, touche in seguito a punizione, con Halfpenny che sfruttava il soprannumero e segnava. Sul 15-30 ci sarebbe stato ancora tempo per sperare. Il Galles sfiorava la segnatura un paio di volte e, a 10 dal termine, si trovava di nuovo in superiorità per il giallo a Murray. Ma la terza meta arrivava solo a una manciata di minuti dalla fine, grazie allo sfondamento del pilone Mirtchell, e serviva unicamente a ridimensionare lo scarto tra le due rivali.

LA PARTITA
Galles-Irlanda 22-30 (primo tempo 3-23). Per il Galles: 3 mete (Cuthbert, Halfpenny, Mitchell), 1 calcio piazzato (Halfpenny), 2 trasformazioni (Halfpenny). Per l'Irlanda: 3 mete (Zebo, Healy, O' Driscoll), 3 calci piazzati (Sexton), 3 trasformazioni (Sexton). Calci fermi: Halfpenny 2 su 3; Sexton 6 su 6. Cartellini gialli agli iralndesi Best e Murray.

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