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Questo articolo è stato pubblicato il 03 febbraio 2013 alle ore 20:25.

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Un'emozione durata 80 minuti. Jacques Brunel, l'allenatore francese dell'Italrugby, ha ammesso di essere stato emozionato per tutta la durata dell'incontro tra la sua Italia e la Francia, non solo nei minuti finali, quando i Blues hanno tentato il tutto per tutto e cercato di raddrizzare una partita, iniziata male e finita per loro anche peggio. "

Sono stato emozionato tutto il tempo, una partita contro la Francia non può essere una partita facile, può andare in un senso o nell'altro e lo abbiamo visto", ha affermato Brunel, accolto in conferenza stampa dall'applauso dei giornalisti italiani. Pur ammettendo che "abbiamo avuto nel secondo tempo qualche momento in cui il livello si è abbassato", per l'Italia "la sfida era restare in partita e abbiamo avuto capacità di farlo" e infatti il risultato finale parla chiaro: 23 a 18 per gli Azzurri. Con l'arrivo di Jacques Brunel sulla panchina italiana, la Nazionale ha cambiato marcia e i frutti iniziano ad arrivare. "Oggi era importante confermare quello che era stato fatto a novembre, quando avevamo fatto delle belle partite ma poi non avevamo raggiunto il risultato", ha dichiarato un felicissimo Sergio Parisse, sottolineando che "la cosa più positiva di oggi è proprio il risultato". I

l capitano dell'Italia si è trovato a commentare una vittoria meritata e non più una onorevole sconfitta, come capitato troppe volte negli ultimi anni, e la chiave del successo sta forse nel cambio di mentalità imposto da Brunel: "Siamo più sicuri delle nostre capacità", ha aggiunto Parisse. "Noi in campo ci siamo divertiti", ha continuato il numero 8 dello Stade francais, raccontando che "abbiamo preparato la settimana in tranquillità e serenità", anche se "tanta gente prima di questa partita diceva che la Francia avrebbe asfaltato l'Italia, e anche io pensavo alla Francia come favorita per il torneo, abbiamo dimostrato che non siamo così male come squadra". C'è da pensare che Brunel abbia fatto capire ai giocatori italiani che sanno giocare a rugby e che se fanno il loro gioco possono competere con chiunque. "Brunel ha dato fiducia alla squadra e tanta voglia di giocare anche ai tre quarti, che prima giocavano meno", ha precisato Edoardo Gori, ricordando che con il ct francese l'Italia ha smesso di affidarsi solo agli uomini della mischia, per costruire azioni anche con la cavalleria dei tre quarti.

"Il principio fondamentale di Jacques è quello di alternare il gioco degli avanti con quello dei tre quarti e oggi ci siamo riusciti", ha confermato Alessandro Zanni che non ha risparmiato i complimenti a tutti i compagni, in particolare al mediano di apertura Luciano Orquera (man of the match alla fine della partita): "Ci ha guidato benissimo" e a Sergio Parisse che "alza sempre il livello della squadra". Che l'Italia abbia fatto una ottima prestazione e abbia meritato di vincere lo dimostrano le congratulazioni arrivate da tutta l'Europa ovale attraverso twitter. L'arbitro aveva fischiato da pochi minuti la fine dell'incontro, che la Federazione francese già mandava in rete un primo commento del ct transalpino Philippe Saint-André: "Gli italiani sono diventati una grande nazione del rugby". Non si sono fatti attendere i complimenti di internazionali come Sébastien Chabal, che dopo un laconico "oh merde", ha aggiustato il tiro dicendo che gli Azzurri "sono stati migliori di noi (e il noi sta per la Francia, ndr). Complimenti", Pierre Rabadan: "Bravi Sergio Parisse e tutta la squadra italiana, vittoria meritata", e Johnny Wilkinson, uno dei migliori numeri 10 della storia ovale non solo dell'Inghilterra: "Congratulazioni all'Italia. Ha mostrato creatività in attacco, precisione nelle esecuzioni e grande resistenza in difesa per chiudere la partita", aggiungendo che ora bisogna dimostrare "rispetto" agli Azzurri.

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