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Questo articolo è stato pubblicato il 05 febbraio 2013 alle ore 10:54.

In Italia la corruzione ha assunto una "natura sistemica" che «oltre al prestigio, all'imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione pregiudica l'economia della nazione». Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, all'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei conti. Assente il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per una improvvisa indisposizione (sarebbe affetto da lievi sintomi influenzali; nelle prossime ore deciderà se confermare o meno la visita a Milano). Dopo la relazione del presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, sull'attività della Corte dei conti nel 2012, l'intervento del Procuratore Generale della Corte dei conti Salvatore Nottola. Poi un rappresentante del Consiglio nazionale forense. Il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, non ha voluto fare commenti sulla realizzabilità delle promesse del leader del Pdl, Silvio Berlusconi, di abolire l'Imu e restituire le quote già versate dagli italiani. L'inaugurazione, che è stata trasmessa in diretta sul sito del Sole 24 Ore, si è svolta a Roma, nella sede storica della Corte dei conti, in Viale Mazzini.

Effetti recessivi dalla pressione fiscale
L'aumento del prelievo fiscale, reso necessario «dall'urgenza di corrispondere alle richieste dell'Europa», ha portato alla «forzatura della pressione fiscale già fuori linea nel confronto europeo e favorendo le condizioni per ulteriori effetti recessivi», ha sottolineato Luigi Giampaolino. La Corte indica pertanto al nuovo Parlamento e al nuovo Governo come «indirizzo strategico» la «riduzione della pressione fiscale» che grava sull'«economia emersa» da finanziare con i maggiori proventi ottenuti dalla lotta all'evasione fiscale e dalla spending review e una più equa distribuzione del carico fiscale». Nottola ha sottolineato che sono moltepelici le «insidie sottese alla stipulazione dei contratti derivati».

Nottola: il condono ha ragioni fondate, ma può essere patologico. Poi al Sole 24 Ore.com: mai detto di essere favorevole
La normativa sul condono fiscale «ha le sue ragioni», con motivazioni che sono «intuitive e fondate» e sono «la deflazione del contenzioso» e la possibilità «di realizzare in tempi rapidi introiti che difficilmente possono essere realizzati», ha affermato il procuratore generale della Corte dei Conti, Salvatore Nottola, nel corso della conferenza stampa al termine della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, sottolineando tuttavia di non voler entrare nel merito del dibattito politico. Il procuratore ha comunque aggiunto che nella normativa sui condoni ci sono anche effetti "patologici". Secondo Nottola, invece, «il condono edilizio è un altro discorso e sarebbe proprio da evitare». Dopo la ridda di polemiche suscitate dalle sue dichiarazioni, Nottola, in una intervista esclusiva al Sole 24Ore.com, ha affermato di non aver mai detto di essere favorevole al condono fiscale.

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