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Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2013 alle ore 11:33.

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In Italia, i soldi in tasca alle famiglie variano, anche molto, in base alla latitudine: al Nord, il reddito disponibile per abitante si attesta a 20.800, scende a 19.300 euro nel Centro, e crolla a 13.400 euro nel Mezzogiorno, dove si registra il 25,5% in meno della media nazionale. A fare il punto sulle differenze è l'ultimo rapporto Istat sul "Reddito disponibile delle famiglie nelle Regioni", aggiornato al 2011.

In vetta i soliti noti: Bolzano e Valle d'Aosta
Considerando le singole regioni, la graduatoria del reddito per abitante è guidata dai soliti noti: in vetta Bolzano, con circa 22.800 euro pro capite, seguita da Valle d'Aosta (22.500 euro) e Emilia Romagna (21.600 euro). Campania (12.500 euro), Sicilia (13.000 euro) e Calabria (13.200 euro) sono le regioni in cui il reddito disponibile per abitante é più basso.

Nord Est "locomotiva" d'Italia, +2,7%
Le aree "locomotiva", rispetto al 2010, sempre in termini di reddito disponibile delle famiglie (a prezzi correnti) sono in particolare il Nord-Est (+2,7%, contro il +2,1% a livello Italia), grazie ai risultati molto positivi registrati da Emilia-Romagna (+3%) e Veneto (+2,8%). Corre però anche il Nord-Ovest (+2,5%), mentre nel Centro e nel Mezzogiorno la crescita del reddito disponibile si ferma sotto il valore medio nazionale (rispettivamente +1,5% e +1,6%).

In Liguria il calo più forte: -2,9%
In Liguria i maggiori effetti negativi della crisi economica: fra il 2008 e il 2011, le famiglie della regione hanno subìto una diminuzione del 2,9% del reddito disponibile. Le aree territoriali meno toccate dalla recessione sono state invece la provincia di Bolzano e il Veneto, con aumenti, nel periodo considerato, rispettivamente del 4,6% e del 3,3 per cento.

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