Squadra che vince non si cambia, squadra che perde nemmeno. Potrebbe essere questo lo slogan dei team che sabato giocheranno il secondo turno del Sei Nazioni, in attesa che anche Irlanda e Inghilterra (impegnate domenica) svelino i loro schieramenti.
In linea di massima, le poche variazioni sono dovute a infortuni o, al contrario, al fatto che alcuni titolari hanno recuperato e, dunque, sono tornati nel XV di partenza.

Sembra che tutti i ct abbiano, comprensibilmente, dato spazio agli stessi giocatori per due motivi: nessuna squadra ha troppo demeritato (neppure la Francia, che ha perso più per la prova di alto livello dell'Italia che per proprie colpe) e, comunque dopo un solo turno le epurazioni non avrebbero senso.
Curioso che, nel match in programma sabato dopo Scozia-Italia, le due rivali debbano rinunciare ai rispettivi capitani. Sono infortunati, infatti, sia il francese Pascal Papé sia il gallese Sam Warburton, e la "fascia" (altra curiosità) passa a chi già la indossava prima di loro: Thierry Dusautoir e Ryan Jones.

Ma eccoci nel campo azzurro. Il ct Brunel si limita a un avvicendamento indispensabile: problemi a una caviglia hanno fermato Alberto Sgarbi, e così sarà il veterano Gonzalo Canale a giocare con il n. 13. Si libera un posto tra i rincalzi e viene occupato dall'altro Gonzalo, Garcia. Vedremo se, come è successo per l'avventura trionfale contro la Francia, nel corso del match tutti gli uomini della "panchina" faranno prima o poi il loro ingresso in campo. Di sicuro, le partite si giocano sempre più in 23 uomini, con la tendenza a spremere per 50-60 minuti quelli della formazione iniziale, chiedendo loro di dare il massimo. Un ragionamento che si può fare solo se chi subentra è perfettamente affidabile. E, visto il finale azzurro di domenica, sembra che anche sotto questo aspetto l'Italia sia migliorata.

Resta la necessità di rimanere umili e concentrati. La Scozia (che, negli incontri del torneo giocati a Murrayfield, ci ha battuti cinque volte su sei) ha giocato una partita di carattere contro un'Inghilterra fortissima. Ha segnando due grandi mete (con Maitland e l'astro nascente Hogg) e ha lottato con tutte le proprie forze in mischia, dove ha brillato ancora una volta il seconda linea Gray. Detto questo, la differenza di forze era evidente e il 38-18 finale per i padroni di casa non si discute.
Il finale è dedicato obbligatoriamente ad Andrea Lo Cicero. Il pilone catanese raggiunge domani il traguardo delle 100 presenze in azzurro, a coronamento di una militanza iniziata ancora nel vecchio millennio, anno di grazia 1999. Il record italiano di Alessandro Troncon è a 101 e, nel corso di quella che potrebbe essere la sua ultima stagione, il "Barone" è ormai vicino a batterlo.

IL MATCH DEGLI AZZURRI
(Edimburgo, sabato 9 febbraio, ore 15,30)
Scozia: Hogg; Maitland, S. Lamont, Scott, Visser; Jackson, Laidlaw; Beattie, Brown (cap), Harley; Hamilton, Gray; Murray, Ford, Grant. A disposizione: MacArthur, Low, Cross, Kellock, Denton, Pyrgos, Weir, Evans.
Italia: Masi; Venditti, Benvenuti, Canale, McLean; Orquera, Botes; Parisse (cap.), Favaro, Zanni; Minto, Geldenhuys; Castrogiovanni, Ghiraldini, Lo Cicero. A disposizione; Giazzon, A. De Marchi, Cittadini, A. Pavanello, Derbyshire, Gori, Burton, Garcia.

GLI ALTRI INCONTRI
Francia-Galles
(sabato 9, ore 18)
Francia: Huget; Fofana, Bastareaud Mermoz, Fall; Michalak, Machenaud; Picamoles, Dusautoir (cap.), Ouedraogo; Maestri, Suta; Mas, Szarzewski, Forestier. A disposizione: Kayser, Debaty, Ducalcon, Taofifenua, Chouly, Parra, Trinh-Duc, Fall
Galles: Halfpenny; Cuthbert, J. Davies, Roberts, North; Biggar, Phillips; Faletau, Tipuric, Ryan Jones (cap.); Evans, Coombs; Adam Jones, Hibbard, Jenkins. A disposizione: Owens, James, Mitchell, Reed, Shingler, Lloyd Williams, Hook, Scott Williams

Irlanda-Inghilterra
(domenica 10, ore 16)

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