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Questo articolo è stato pubblicato il 15 febbraio 2013 alle ore 16:35.

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Due vittorie nelle prime due partite del Sei Nazioni 2013. Battendo la Francia e la Scozia, la Nazionale italiana femminile di rugby ha iniziato il torneo con il piede giusto. L'obiettivo stagionale di qualificarsi ai Mondiali però ancora non è stato raggiunto e allora non bisogna sedersi sugli allori e mollare nel momento più importante.

A ogni modo le Azzurre hanno già eguagliato la loro stagione migliore, quella del 2011, quando vinsero in casa con il Galles e in trasferta con la Scozia (anche se non si trattò in quel caso di vittorie consecutive), e superarono il risultato del 2010 (pareggio in casa con la Scozia e vittoria esterna con il Galles). Ne abbiamo parlato con Silvia Gaudino, capitano dell'Italrugby femminile.

Non è la prima volta che vincete due partite in un Sei Nazioni, ma è la prima volta che ne vincete due consecutive (tre contando anche la vittoria con la Scozia del 2012). Cosa significa per voi questo?
«Siamo una squadra in crescita che sta raggiungendo la maturità e queste prime due vittorie l'hanno confermato. Sono state partite costruite da tempo anche grazie ai test match che abbiamo disputato tra novembre e dicembre contro Stati Uniti e Spagna che ci hanno aiutato a provare la squadra, consolidare il gruppo e ad arrivare preparate all'appuntamento».

Quale era l'obiettivo che vi eravate poste prima dell'inizio del torneo?
«L'obiettivo del Sei Nazioni 2013 è la qualificazione ai mondiali del prossimo anno che si giocheranno in Francia, dove le prime quattro squadre del torneo accederanno direttamente».

La prossima partita sarà con il Galles, che vi aspettate? Che match sarà?
«La prossima partita sarà fondamentale e durissima, penso che ce la giocheremo ad armi pari e dovremo metterci tutto quello che abbiamo per portare a casa la vittoria: testa, gambe e cuore».

Quanto è stato importante vincere la prima partita del torneo? Quanta carica vi ha dato?
«Vincere la prima partita contro la Francia è stata una grandissima soddisfazione, abbiamo preso consapevolezza dei nostri mezzi, anche se abbiamo ancora parecchia strada da fare».

Dopo due giornate avete fatto meglio dell'Inghilterra, che è sempre la candidata ideale per vincere il torneo. È lecito sognare il grande colpo?
«Certo sognare non costa nulla... Ma noi andiamo avanti partita dopo partita con i piedi ben attaccati al terreno, siamo consapevoli di non aver fatto ancora niente e non abbiamo ancora raggiunto il nostro obiettivo stagionale».

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