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Questo articolo è stato pubblicato il 15 febbraio 2013 alle ore 18:26.

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WASHINGTON (dal nostro inviato) - Serenità per il futuro dell'Italia e un Barack Obama «impeccabile», interessato alle prospettive di crescita del nostro Paese e dell'Europa, ma assolutamente determinato «a non prendere posizioni con candidati o schieramenti politici». È quanto dichiara il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano quando in conferenza stampa oggi a Washington ci riferisce sulla questione elezioni italiane e futuro governo, oggetto di conversazione con il presidente americano Barack Obama questa mattina, durante l'incontro alla Casa Bianca.

In Italia presente fenomeno populista come in altri paesi Ue»
Se Obama non prende posizione, sappiamo tuttavia che in generale, come ci ha confermato lo stesso Napolitano, il presidente americano ci incoraggia a proseguire lungo la strada delle riforme, di incoraggiare la crescita e di farlo in un contesto europeo. Ed è in questo contesto che una preoccupazione c'è: l'emergere di fenomeni populisti, contro l'Europa e contro i progetti di riforma in queste elezioni italiane, «fenomeni - spiega il presidente Napolitano - peraltro peculiari non solo all'Italia ma a tutta l'Europa, può essere fonte di preoccupazione...».

Consultazioni post elezioni ultimo impegno «in salita»
È una delle tante che il nostro presidente ci confida di avere alla vigilia delle elezioni, la prima lo riguarda piu' direttamente: «Il presidente Obama immaginava che avrei finito questi ultimi mesi in tranquillità, gli ho spiegato che dovrò formare il nuovo governo e che c'è un altro pezzo di strada tutta in salita che mi toccherà di fare...». È preoccupato, gli chiediamo, «soprattutto dalle incertezze, ma questo di nuovo è vero un po' dovunque...c'era incertezza in America per la presidenza americana ci sono state incertezze in Germania e in altre parti d'Europa, sarà il risultato a chiarire queste incertezze».

Deplorevole «che chi ha appoggiato Monti ora critichi le sue scelte»
Ma Napolitano nella chiacchierata coi giornalisti è preoccupato da almeno due altri sviluppi recenti, il primo riguarda gli attacchi al governo Monti in arrivo da parte di chi di quel governo ha fatto parte, un riferimento molto chiaro e diretto dunque a Silvio Berlusconi: «Ho espresso a suo tempo il mio pensiero sulle scelte di Monti, scelte che lui era liberissimo di perseguire candidandosi, ma deploro le critiche da parte di chi lo ha sostenuto nelle sue azioni di governo...», ha detto ancora Napolitano riferendosi all'ex premier (con parole accolte con soddisfazione da Monti ma che hanno suscitato molti malumori nelle fila del Pdl).

Quirinale «preoccupato» per indagini sulla nuova tangentopli
L'altra preoccupazione riguarda la nuova tangentopoli: «Con il Presidente Obama non si è parlato di Finmeccanica - ha detto Napolitano rispondendo a una domanda - ma resta da parte mia una preoccupazione per gli ultimi sviluppi...sappiamo che spesso ci sono mediatori che rendono favori, ma credo che la magistratura stia cercando di capire se alcuni dei fondi sono rientrati in Italia in modo occulto o sotto forma di tangenti....».

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