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Questo articolo è stato pubblicato il 20 febbraio 2013 alle ore 16:18.

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A pochi giorni dalle elezioni Oscar Giannino chiede scusa per le bugie che ha raccontato sul suo cv e lascia il timone di "Fare per fermare il declino" ma rimane candidato premier. «Dimissioni irrevocabili da presidente in Direzione. I danni su di me per inoffensive ma gravi balle private non devono nuocere a Fare». Lo ha annunciato lo stesso giornalista su twitter mentre era ancora in corso la direzione del movimento. «È una regola secca: chi sbaglia paga - ha spiegato in un altro tweet - Deve valere in politica e soldi pubblici, io comincio dal privato. Ora giù a pestare dx, sx e centro!». La nuova presidente è l'avvocato Silvia Enrico, tra i promotori del movimento. Anche in questo caso, l'annuncio è arrivato via twitter, dal profilo del movimento. «Giannino non ha voluto sentire ragioni, è stato irremovibile», ha raccontato uno dei 18 membri della direzione.

La riunione fiume in un albergo romano
La notizia è arrivata mentre era in corso dalle 12, presso l'hotel Diana di Roma una riunione della Direzione del movimento, che doveva proprio decidere sull'ipotesi di dimissioni di Giannino. Il passo indietro è stato annunciato ieri dal diretto interessato, dopo che è scoppiato il caso del master alla Booth University di Chicago. Di questo master il leader del movimento aveva parlato in un video. Giannino ha ammesso la bugia: il giornalista non ha conseguito alcun master, ha solo un diploma di scuola superiore. Non esistono dunque le lauree in Economia e Giurisprudenza, segnalate in un cv del candidato premier del movimento pubblicato sul web. L'economista Luigi Zingales, cofondatore di Fare per fermare il declino, ha deciso di tirarsi fuori: «Come fidarsi di un leader che mente sulle proprie credenziali?», si è chiesto.

La neopresidente: «Giannino resta il nostro candidato premier»
Silvia Enrico, la nuova presidente, è ligure di Albenga. Classe 1976, è fondatrice e leader del movimento di Oscar Giannino in Liguria. «Oscar Giannino resta il nostro candidato premier», ha chiarito la neo coordinatrice. «Auspichiamo che non si dimetta dal Parlamento una volta eletto», ma della questione «Giannino oggi non ha parlato. Ogni decisione è comunque rimessa a lui», ha osservato Enrico auspicando che il giornalista resti ancora nelle file del movimento che ha fondato.

Il candidato in campagna elettorale con il diploma di laurea
Polemiche anche all'interno dello stesso movimento. Eugenio Guarducci, capolista di Fare per Fermare il declino in Umbria, da questa mattina aveva affrontato gli impegni elettorali portandosi dietro il suo diploma di laurea. «Operazione trasparenza», l'ha definita. «C'è rispetto e c'è riconoscenza per il grande lavoro svolto finora da Oscar Giannino - ha affermato Marco Beltrami, coordinatore ligure del movimento - ma non c'è purtroppo "assoluzione" per una leggerezza di questo genere. C'e' un grande dispiacere in tutti i simpatizzanti e gli aderenti liguri per questo fatto che rischia di macchiare la reputazione di una persona di grande capacità, entusiasmo e competenza economica e che tanto, negli ultimi mesi, si è impegnato per risvegliare le coscienze degli italiani e portare i temi dell'economia, del liberismo e dell'impresa al centro dell'agenda politica italiana. La decisione presa - ha concluso Beltrami - dimostra come il progetto politico di Fare per Fermare il Declino non sia legato nè a un leader nè alle singole persone, ma soltanto a chiari principi e ai tanti cittadini che in essi si riconoscono».

Il documento della Direzione: contro Giannino attacchi estranei a politica
«La direzione nazionale di Fare per Fermare il Declino - si legge nel documento finale della direzione nazionale - riunita oggi a Roma ha esaminato la situazione e gli aspetti estranei alla politica che hanno determinato un attacco alla persona di Oscar Giannino. Applichiamo a noi stessi per primi i rigorosi standard di rigore e trasparenza», si legge ancora: «Oscar Giannino ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili dalla presidenza del partito» ma «la Direzione nazionale auspica che Giannino continui nel suo impegno politico».

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