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Questo articolo è stato pubblicato il 22 febbraio 2013 alle ore 07:12.

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Nella foto l'Ospedale San RaffaeleNella foto l'Ospedale San Raffaele

Nel 2011 l'agenda di Cal non riporta viaggi nella repubblica asiatica, ma dalle fatture inviate dalla società Alba alla Airviaggi San Raffaele risulta il noleggio di un aereo per la tratta Linate-Baku il 1° gennaio e Baku-Verona per il giorno successivo. Un altro aereo risulta essere stato utilizzato il 16 gennaio da Linate a Baku e poi il 17 gennaio da Baku a Linate. Il colpo di pistola con cui Cal si è ucciso il 18 luglio 2011 ha impedito che il mistero di quei viaggi in Azerbaijan trovasse una soluzione.

Gli incontri con i politici
Il San Raffaele appare come un crocevia di interessi e di rapporti politici trasversali se lo si legge attraverso la filigrana dei contatti personali di Cal. Il 13 aprile 2011 il braccio destro di don Verzè è a Roma. Sulla sua agenda alle ore 13 in punto è scritto «SB - Pal. Grazioli». È il giorno in cui la Camera approva la discussa norma sul procedimento breve che punta a salvare Silvio Berlusconi dal processo Mills in corso in quei giorni a Milano, e Cal – almeno stando alla sua agenda – è a colloquio con l'ex premier. Se l'incontro ci sia davvero stato e cosa si siano detti i due interlocutori, l'agenda di Cal non può dirlo. Ciò che rivela, però, è che prima di tornare a Milano, il numero due del San Raffaele incontra alle 18 Roberto Maroni e alle 19 l'ex ministro Ferruccio Fazio.

Negli incontri di Cal c'è tutto – o quasi – l'arco costituzionale. Il 9 gennaio 2006, e poi il 30 marzo, il vice di don Verzè va da Gianni Letta a Palazzo Chigi. L'anno successivo, l'8 gennaio 2007 (nel frattempo la maggioranza è cambiata), l'agenda di Cal segnala un appuntamento con il ministro degli Esteri dell'allora governo Prodi, Massimo D'Alema, che Cal aveva già visto il 27 settembre dell'anno prima, alle ore 18,30.

Nell'agenda del vicepresidente del San Raffaele sono cristallizzati anche gli incontri con Filippo Penati e quelli – più numerosi – con il governatore lombardo Formigoni. Ci sono poi gli appuntamenti con Nichi Vendola e con il suo predecessore alla guida della Regione Puglia, Raffaele Fitto. E poi gli incontri con i ministri dell'ultimo governo Berlusconi: Giulio Tremonti, Roberto Maroni, Renato Brunetta, Claudio Scajola, Maurizio Sacconi, Mariastella Gelmini e Paolo Romani. Non manca il presidente del Senato, Renato Schifani.

I rapporti con i banchieri
Come responsabile operativo di una delle più grandi strutture sanitarie del Paese, Cal aveva anche contatti ai massimi livelli con il mondo bancario. E sono ancora le sue agende a raccontarlo. Il 19 gennaio 2010, in via Monte di Pietà a Milano, Cal incontra il presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli. È l'unico faccia a faccia segnato nelle agende con il banchiere bresciano. Molto più assidua era la frequentazione con Cesare Geronzi, che Cal incontra almeno una decina di volte fra il 2003 e il 2010.

Più rari, invece, gli appuntamenti con Alessandro Profumo e con Corrado Passera, all'epoca numeri uno di Unicredit e di Intesa, mentre sono numerosi gli incontri con il vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona, e con il numero due di Intesa, Gaetano Micciché. Nel 2009 accade che Cal incontri quest'ultimo, il 15 settempre a Milano, e poi il giorno dopo il fratello Gianfranco a Roma. Il 6 luglio dello stesso anno, Cal vede anche l'ex presidente della Bpm, Massimo Ponzellini, poi finito in un'inchiesta della procura di Milano. Come Salvatore Ligresti, che Cal incontra a pranzo il 10 ottobre 2010, e che viene indagato qualche mese dopo.

Le agende del 2010 e dei primi mesi del 2011 scandiscono drammaticamente l'evolversi della crisi del San Raffaele, che corre inesorabilmente verso il fallimento. I contatti con i banchieri si fanno più frequenti e compare il nome di Carlo Salvatori, presidente di Lazard Italia, al quale verrà affidata l'elaborazione di un piano di ristrutturazione che non salverà l'ospedale dal crac.

Daccò e Formigoni
Nonostante Cal si sia suicidato nel luglio del 2011, gli incontri con il faccendiere Pierangelo Daccò (condannato a dieci anni per la bancarotta del San Raffaele e indagato nell'inchiesta sulla Fondazione Maugeri), in quei mesi sono vorticosi. Cal e Daccò si incontrano almeno 32 volte fino alla metà di luglio. D'altronde Daccò era di casa negli uffici di Cal. Nel 2010 sono segnatalati ben 42 appuntamenti tra i due e altrettanti figurano sull'agenda del 2009. E altri 28 se ne contano nel 2008. Ma il rapporto tra Cal e il faccendiere amico di Formigoni durava da molto più tempo. Anche il socio d'affari di Dacco, l'ex assessore regionale Antonio Simone, ciellino come Formigoni, si recava talvolta negli uffici di Cal. È accaduto il 20 maggio 2011, il 1° e il 28 dicembre 2010 e il 17 aprile 2008.

Ogni tanto Cal partecipava alle cene da Sadler organizzate da Daccò. E in un paio di occasioni ha cenato anche con Isabella Votino, oggi fedelissima portavoce del segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, candidato a prendere il posto di Formigoni alla guida della Lombardia. Il 19 ottobre 2009, Cal annota sull'agenda alle ore 21,30: «Festa Isabella Votino c/o Caffè Cavalli Torre Bianca». Non si sa se ci sia andato davvero.

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