Procura di Milano verso l'istanza di fallimento del San Raffaele: «Stiamo riflettendo». Passivo di 1,5 miliardi

La Procura di Milano potrebbe chiedere il fallimento del San Raffaele. Domani, giovedì 22 settembre, i pm Luigi Orsi e Laura Pedio, titolari dell'inchiesta sul gruppo ospedaliero fondato e gestito fino a poche settimane fa da don Luigi Verzè, dovrebbero depositare presso la cancelleria del Tribunale fallimentare l'istanza di fallimento.

La situazione finanziaria del gruppo si aggrava di giorno in giorno. Il San Raffaele è gravato da un passivo di circa 1,5 miliardi, di cui quasi un miliardo di debiti (300-400 milioni verso le banche). «Stiamo esaminando la situazione, al momento non è stata presa alcuna decisione, stiamo ancora riflettendo», ha precisato il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati.

Ieri Giovanni Maria Flick, componente del nuovo cda del gruppo milanese, aveva incontrato i pm titolari dell'indagine e il procuratore aggiunto Francesco Greco per comunicare che il piano di concordato preventivo sarebbe stato presentato il 10 ottobre al Tribunale fallimentare.

Un termine guidicato evidentemente troppo lungo per i magistrati della procura, che hanno deciso di intervenire con l'istanza di fallimento per tutelare i creditori. La mossa dei pm consentirà di dare un'accelerazione alle indagini, che evrebbero già evidenziato elementi interessanti all'inchiesta.

Il Cda del San Raffaele: avanti con il piano di salvataggio
L'eventuale richiesta di fallimento da parte della Procura di Milano non interferirà con i piani di salvataggio del gruppo sanitario. quanto precisa un portavoce del consiglio di amministrazione in una nota. «L'eventuale istanza di fallimento presentata dalla procura - sottolinea il comunicato - non interferisce con il programma di lavoro che il cda si é dato e che prevede il deposito della domanda di concordato preventivo comprensiva del piano di risanamento e dell'impegno finanziario per il prossimo 10 ottobre». A conferma il portavoce ha altresì aggiunto che «si sta già lavorando a definire le linee di un piano strategico sulle future attività cliniche e scientifiche del San Raffaele per il prossimo quinquennio».

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