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Questo articolo è stato pubblicato il 26 febbraio 2013 alle ore 13:06.

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Domenico Scilipoti e Antonio RazziDomenico Scilipoti e Antonio Razzi

Nel 2008 erano entrambi nelle fila dell'Italia dei Valori. Il loro leader era Antonio Di Pietro, il loro simbolo la rondine nel cielo. E vennero eletti entrambi. Oggi il loro leader è Silvio Berlusconi, dopo il repentino cambio di casacca che nel 2010 tenne a galla il governo di centrodestra. E sono stati eletti di nuovo.

Antonio Razzi e Domenico Scilipoti, ex dipietristi ed ex responsabili, ce l'hanno fatta. Entrambi sono stati eletti al Senato della Repubblica nelle fila del Pdl. In Abruzzo il primo, in Calabria il secondo. Tutti e due faranno parte di questa XVII legislatura. Una legislatura che, ironia della sorte, vede la sconfitta senza appello del loro ex presidente, Antonio Di Pietro, impantanato nel tonfo di Rivoluzione Civile. Il magistrato di "Mani pulite" rimane fuori dai giochi.

La storia di Razzi e Scilipoti è nota. Quando nel dicembre 2010 lasciarono l'Italia dei Valori per costituire il Movimento di Responsabilità Nazionale, i loro nomi e le loro facce riempirono le pagine dei giornali. Furono loro gli artefici del ribaltone che assicurò la maggioranza parlamentare al governo Berlusconi. Un fatto che evidentemente il leader del Pdl non ha dimenticato, assicurando ad entrambi un posto "al sole".
La candidatura di Scilipoti in Calabria, in realtà, fu una doccia gelata per i berlusconiani calabresi, che fecero fatica a nascondere l'imbarazzo. Da oggi, però, l'ex Responsabile dividerà con loro i banchi di Palazzo Madama.

Scilipoti sposta la residenza in Calabria
Intanto l'agopuntore siciliano non s'è fatto attendere, rilasciando dichiarazioni di gratitudine nei confronti dei cittadini calabresi: «Desidero innanzitutto ringraziare tutti gli elettori calabresi che mi hanno sostenuto ed hanno contribuito in maniera determinate all'affermazione del PDL al Senato in Calabria. Questa vittoria è la dimostrazione concreta che quello calabrese è un elettorato maturo che ha bisogno di certezze ,credibilità e proposte concrete per il rilancio del territorio e non si accontenta della semplice protesta senza alcuna proposta. La prima cosa che intendo fare da neo Senatore – conclude Scilipoti – è mantenere gli impegni presi con i cittadini calabresi durante la campagna elettorale cominciando con il trasferire, nei prossimi giorni, la mia residenza in Calabria. Aprirò due uffici proprio in Calabria e lascerò qui il 40% del mio stipendio».

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