Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 01 marzo 2013 alle ore 09:22.

My24
(Afp)(Afp)

Dopo le dichiarazioni spontanee di Silvio Berlusconi al processo d'appello sui diritti tv di Mediaset che lo vede imputato per presunta frode fiscale, il sostituto procuratore generale Laura Bertolè Viale ha chiesto di confermare la condanna a 4 anni di reclusione nei suoi confronti. La rappresentante della pubblica accusa ha citato in aula diverse testimonianze rese in questo processo che a suo giudizio dimostrano che «anche dopo la discesa in politica, Berlusconi seguiva di persona l'attività delle sue aziende e aveva sempre l'ultima parola». Secondo il pg «la prova dell'evasione fiscale é nella maggiorazione dei costi attraverso un giro fasullo di vendite e acquisti«. Una maggiorazione dei costi «che ha comportato danni per il fisco: nessun motivo commerciale può giustificare questa evasione». Anche l'avvocato di parte civile Gabriella Vanadia ha chiesto la conferma della condanna al pagamento di una provvisionale da 10 milioni all'Agenzia delle Entrate da parte di Silvio Berlusconi e altri imputati.

Chiesti 3 anni di prigione anche per Confalonieri
Il pg ha richiesto anche una pena di tre anni e quattro mesi di reclusione per Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset. In primo grado, il tribunale di Milano aveva assolto il manager. Laura Bertolè Viale ha ribadito anche la richiesta di confermare la condanna già inflitta in primo grado all'uomo d'affari Frank Agrama, a tre anni di carcere, definendolo «l'alter ego e l'agente di Berlusconi». Agrama é considerato dalla procura di Milano il «socio occulto» del Cavaliere nella maxi truffa al fisco.

La sentenza il 23 marzo
Probabilmente sabato 23 marzo arriverà la sentenza di secondo grado. Questa, infatti, é l'ultima data prevista nel calendario fissato dai giudici. Domani parlerà in aula la difesa di Fedele Confalonieri, assolto in primo grado. Il 9 marzo, invece, toccherà ai difensori di Berlusconi essere in aula per le loro arringhe difensive.

La «difesa spontanea» di Berlusconi in aula
In apertura del processo l'ex premier aveva rilasciato alcune dichiarazioni spontanee negando ogni responsabilità: «Io sono totalmente estraneo alla situazione che mi viene contestata, e nel periodo 2002/2003 ero presidente del Consiglio e non mi sono mai occupato di diritti televisivi". L'ex premier ha spiegato di essere "trasecolato" dopo la condanna in primo grado e aggiunge la sentenza è stata una grande cantonata».

Sono un ottimo contribuente. Merito una medaglia dal Fisco
"Invece di avere avuto la medaglia d'oro dalla stato per avere dato lavoro a 56 mila persone sono stato condannato a 4 anni di carcere e a interdizione dei pubblici uffici" ha aggiunto Berlusconi ricordando che nel '94 quando ha lasciato le cariche per scendere in politica "il mio gruppo ha versato quasi 6 miliardi di tasse".

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi