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Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2013 alle ore 16:35.

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Nell'attuale panorama politico va sempre più delineandosi il ruolo del co-fondatore del M5S Gianroberto Casaleggio, 58 anni. Sempre più di frequente interviene e dà la linea rilasciando dichiarazioni alla stampa estera. Nell'ultima intervista al "Guardian", che a suo tempo riprese la sua affermazione "Grillo come Gesù", ha ribadito che l'obiettivo è quello di portare il M5S al potere da solo senza alleanze e che fino a quel momento è preferibile non farsi irretire dalla logica delle alleanze. Casaleggio non è solo l'ideatore del Movimento quanto un ghostwriter, di sua ispirazione certe uscite sbeffeggianti di Grillo tipo "Psiconano" , ma con la vocazione a uscire dall'ombra e mostrarsi. Sempre in giacca e cravatta ma con i capelli lunghi, è un gran lettore di fantasy: di lui Grillo disse affascinato dopo il primo incontro: "Questo o è un genio o è un pazzo". Casaleggio nasce con simpatie leghiste ed è per questo che inizialmente per lui si è usata la metafora controversa del cerchio magico, di derivazione anche fantasy, per indicare la sua vicinanza al leader. Di sicuro con Grillo si sente due o tre volte a giorno per telefono e sempre telefonicamente vengono messe a punto le strategie e in particolare le parole chiave da utilizzare perché sono quelle che funzionano meglio per il messaggio politico da lanciare. E' un personaggio sfuggente poco incline alle critiche come emerso dalla vicenda del fuorionda dello scorso Settembre in cui Giovanni Favia, poi estromesso dal movimento, parlava di lui come di un padre padrone dai modi e toni poco democratici. Non c'è da meravigliarsi di certi metodi sbrigativi del resto da parte di chi come Casaleggio pare abbia il culto di Genghis Khan. Ma certe considerazioni sono solo folcloristiche come pare siano fantasiose certe affermazioni di Ivano Mazzacurati, querelato per aver detto che "Casaleggio prenderà i soldi destinati ai gruppi parlamentari di M5S". Ma non ha solo detrattori vanta anche un illustre premio Nobel tra i suoi interlocutori.

Proprio ieri Fo ha detto, a seguito di una conversazione telefonica con Casaleggio, che M5S potrebbe appoggiare un nuovo governo a condizione che sia proprio Bersani il giaguaro smacchiato, ossia a condizione che faccia un passo indietro. Insomma sarebbe riduttivo continuare a considerarlo solo in relazione alla sua società "Casaleggio Associati" nata nel 2004, di cui è presidente, anche per diffondere una cultura della rete. La sua formazione prevalentemente tecnologica, prima in Olivetti, poi amministratore delegato di Webegg e infine fondatore della sua società, in cui lavora anche il figlio Davide, è stata la premessa che ha portato al successo di Grillo.

Una società dove il marketing si coniuga con la politica, quella 2.0 quella fatta prevalentemente sul web e sui social network luoghi di formazione delle opinioni e del consenso. Potremmo parlare di lui come di un "influencer", figure chiave all'interno del web nella costruzione delle conversazioni, con la differenza che sta operando ormai a tutto campo.

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