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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2013 alle ore 14:41.

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Il senatore di Italia dei Valori, Giuseppe Caforio, sarà ascoltato dalla Procura di Roma in merito a un filone d'indagine sulla compravendita di senatori durante il governo Prodi.
Questa mattina il presidente di Idv, Antonio Di Pietro, ha incontrato i magistrati di piazzale Clodio, in merito a una denuncia che presentò con allegata una registrazione fatta da Caforio sul collega Sergio De Gregorio. In particolare, risulterebbe che quest'ultimo offrì «5 milioni di euro» affinché Caforio abbandonasse Idv, passando nel Pdl.

Il denaro, secondo quanto denunciato, sarebbe stato dato da Silvio Berlusconi, il quale avrebbe avuto un preciso interesse: far cadere l'allora governo Prodi. Che ci fu un contatto tra De Gregorio e Caforio, comunque, emerge anche dagli atti dell'indagine della Procura di Napoli, in cui Berlusconi è indagato per corruzione. Caforio precisa che «fui avvicinato anche dal presidente della commissione sanità, Antonio Tommasini (Pdl), che mi chiese di lasciare Italia dei Valori per passare tra le fila del partito di Berlusconi. Preciso che Tommasini non parlò assolutamente di denaro, fu un semplice invito che io declinai».

Intanto la Procura di Roma procede con l'altro filone investigativo sulla compravendita di senatori, in cui sono indagati gli ex dipietristi Domenico Scilipoti e Antonio Razzi. Secondo le indagini, sarebbero passati tra le file del Pdl a dicembre 2010 dietro sospetto "pagamento" di una tangente. L'operazione sarebbe stata finalizzata a dare il voto di fiducia al governo Berlusconi. I due parlamentari, comunque, saranno interrogati nei prossimi giorni dai pubblici ministeri.

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