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Questo articolo è stato pubblicato il 09 marzo 2013 alle ore 18:53.

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A 130 anni dal primo incontro su un campo da rugby, sono scese sull'erba del Murrayfield Stadium di Edimburgo Scozia e Galles per il primo match della quarta giornata del Sei Nazioni 2013. Nel lontano 1883 la Scozia vinse di tre calci, questo pomeriggio è il Galles a imporsi sui padroni di casa con il punteggio di 28 a 18, in una partita che ha segnato il nuovo record di calci di punizione battuti per un incontro del Sei Nazioni. Nel corso degli 80 minuti, il Galles ha avuto la possibilità di tirare dieci calci piazzati e la Scozia otto.

Grazie al risultato positivo di oggi il XV ospite si porta a sei punti in classifica, affiancando l'Inghilterra, che però ha una partita in meno e domani affronterà l'Italia. La differenza punti, nonostante questo, è ancora a favore del XV della Rosa che quindi domani potrebbe festeggiare la vittoria del torneo con una giornata in anticipo e a quel punto il Galles nella prossima sfida, in calendario per sabato 16 marzo, potrebbe solo togliersi la soddisfazione di non far raggiungere il Grande Slam (cinque vittorie su cinque partite) agli inglesi, cosa che invece è riuscita lo scorso anno proprio ai Dragoni.

Tornando al Murrayfiled Stadium, sotto gli occhi della principessa Anna, figlia della regina Elisabetta II, il primo tempo ha mostrato una predominanza gallese come possesso e guadagno del territorio. Tuttavia, la difesa scozzese è apparsa abbastanza efficace in quanto a placcaggi, anche se fin dall'inizio sono stati subito troppi i falli commessi e i calci concessi agli ospiti in posizioni insidiose. Solo tre errori al piede dell'estremo gallese Leigh Halfpenny (non ripetuti poi nella ripresa) non hanno fatto allargare la forbice del punteggio fin dalla prima frazione.

Al 5' è il Galles ad andare in vantaggio con un calcio (0-3), subito pareggiato dal mediano di mischia scozzese Grey Laidlaw (3-3). Al 13' sono i padroni di casa a passare avanti, sempre grazie ai piedi di Laidlaw (6-3) e dopo un tentativo di drop mancato da Dan Bigger, al 15', 18' e 20' arrivano i tre errori su calcio piazzato di Halfpenny, che sembra aver imbroccato una giornata storta. Passano però due minuti e il Galles va in meta con il tallonatore Richard Hibbard, a conclusione di una azione iniziata grazie a un buco di George North che da solo guadagna oltre 20 metri.

Halfpenny questa volta non sbaglia e porta il ponteggio sul 6 a 10. Al 28' Laidlaw accorcia le distanze (9-10) e dopo una lunga pausa a causa dell'infortunio per lesione al tendine del ginocchio del seconda linea scozzese Richie Gray, con la ripresa del gioco sono ancora i padroni di casa a segnare punti al 38' con Laidlaw (12-10). Quasi allo scadere però Jim Hamilton, seconda linea dei padroni di casa, ha tempo per commettere forse il fallo più stupido della partita: nella propria metà campo, centrale, a una distanza facile dai pali e sotto gli occhi dell'arbitro. Halfpenny manda così le squadre negli spogliatoi riportando i suoi in vantaggio (12-13).

Nonostante i tanti falli e gli errori, la Scozia può comunque vantare l'azione più bella della frazione - e forse dell'intera partita - grazie al suo mediano di apertura Duncan Weir, che è andato a un passo dal segnare una meta che sarebbe stata più che meritata. Con l'inizio del secondo tempo i padroni di casa hanno la possibilità di tornare in vantaggio ma Laidlaw sbaglia. Al 47' Halfenny allunga ancora (12-16) e due minuti dopo Laidlaw accorcia di nuovo le distanze (15-16).

Il gioco prosegue poco fluido, con azioni interrotte da falli, mischie, calci di spostamento. Ed ecco un'altra serie di punizioni: al 56' il 15-19 è firmato da Halfpenny, che al 59' porta il punteggio sul 15 a 22, al 61' è la volta invece di Laidlaw per il 18 a 22, che al 64' sbaglia ancora non riuscendo a ridurre lo svantaggio. Halfpenny ha ancora due occasioni per arrotondare il punteggio in favore del Galles (al 68' e al 72'), portandolo sul 18 a 28.

Gli ultimi minuti sono quelli della riscossa scozzese che, spinta dal tifo del pubblico casalingo, tenta il tutto per tutto portandosi nell'area dei 22 degli ospiti. Non mancano anche qui falli da entrambe le parti, tanto che arriva il cartellino giallo più volte minacciato dall'arbitro sudafricano Craig Joubert, ma a finire fuori è un gallese, il pilone sinistro Paul James. Prima del fischio finale c'è giusto il tempo di un ultimo tentativo di attacco da parte degli ospiti e della nomina di man of the match per il numero otto dei Dragoni Sam Warburton.

La partita:
Scozia-Galles 18-28 (primo tempo 12-13). Per la Scozia: 6 calci piazzati (Laidlaw). Per il Galles: 1 meta (Hibbard), 1 trasformazione (Halfpenny), 7 calci piazzati (Halfpenny). Calci fermi: Laidlaw 6 su 8; Halfpenny 8 su 11. Cartellino giallo a Paul James (Galles).

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