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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2013 alle ore 17:49.

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Con il filippino Luis Antonio Tagle scambia qualche battuta e i due si mettono a ridere, il sudamericano Wilfried Fox Napier gli regala un braccialetto francescano di colore giallo, e lui se lo mette subito. Papa Francesco, dopo aver esortato i porporati a non cedere al pessimismo, ha salutato uno per uno i cardinali nella sala Clementina, sereno e padrone della situazione, come più volte è apparso in questi giorni. Un piccolo inciampo ha rischiato di fargli perdere l'equilibrio mentre si alzava per salutare il cardinale Angelo Sodano, ma il Pontefice si è ripreso subito, senza cadere. Poi brevi scambi di vedute, saluti, abbracci, sorrisi in un clima familiare, di complice cordialità, lontano dalla solennità formale di certi luoghi.

Jorge Mario Bergoglio è Papa da quarantotto ore ma ha già regalato diverse sorprese a chi ha seguito i suoi primi passi in Vaticano. Il suo stile, spontaneo, semplice, sobrio e schietto promette cambiamenti non solo legati alla forma. E a chi è impaziente di capire come si muoverà nelle questioni curiali, Padre Federico Lombardi si dice convinto che la prospettiva «non sia di moltiplicare i dicasteri della Curia, ma forse anche di snellierla o semplificarla». Già in questi giorni Jorge Mario Bergoglio ha semplificato molto nei modi e nelle procedure.

Papa Francesco non ha un posto particolare per lui quando si siede a tavola con i cardinali alla Casa Santa Marta, dove risiede in questi giorni, ma si mette a sedere dove il posto è libero. Ha rifiutato l'auto blu e ha scelto il pullmino sul quale viaggiavano i cardinali che ha fatto da navetta tra la Sistina e l'albergo vaticano; è andato personalmente a chiudere il conto alla residenza Domus internationalis Paulus VI, presso la quale ha alloggiato nei giorni del conclave e del pre- conclave e, in visita alla basilica di Santa Maria Maggiore, ha chiesto che le porte fossero lasciate aperte, per consentire anche ai pellegrini di entrare.

Le sue improvvisazioni, ha ammesso padre Lombardi, creano «un po' di ansia ma è il prezzo della spontaneità». Giovedì, ad esempio, ha scelto l'italiano per la sua prima omelia da Pontefice tenuta a braccio nella Cappella Sistina, senza consegnare in anticipo nulla di preparato. E anche per l'incontro con i cardinali non era stato predisposto alcun testo scritto, perché gli interventi erano spontanei e improvvisati.
Tra le sorprese, oggi, c'è stata quella dei malati, dei medici e dei visitatori della clinica San Pio XI dove Papa Francesco si è recato per fare visita al cardinale Jorge Mejia che nei giorni scorsi ha avuto un infarto. Arrivato in ospedale a bordo di un'auto, Jorge Mario Bergoglio é stato lungamente applaudito dai presenti, poi è entrato nella cappella della casa di cura romana.

Intanto nella sua Buenos Aires c'è un clima di gioia e di vivacità. Il parroco della chiesa dove Bergoglio celebrava Messa ha raccontato che ha passato tutto il giorno a confessare, anche gente che non si confessava da 15-20 anni. Papa Francesco ha già invitato, con una telefonata al nunzio apostolico a Buenos Aires, a evitare viaggi costosi per andare a Roma per la messa di inaugurazione del Pontificato, e a preferire semmai un'offerta per i poveri. Martedì prossimo, nel rito che aprirà ufficialmente il pontificato, saranno i frati francescani del santuario de La Verna (Arezzo), quello dove San Francesco d'Assisi ricevette le stimmate nel 1224, a servire la messa a Papa Bergoglio. La richiesta è di Jorge Mario Bergoglio che sabato incontra, per i saluti, la stampa.

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