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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2013 alle ore 19:49.

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Dopo Oscar Giannino (Fare per fermare il declino) e Guido Crosetto (Fratelli d'Italia) è il turno di Marta Grande, venticinquenne neoeletta M5S: cambiano i partiti ma la mania è sempre la stessa ossia fregiarsi di lauree mai conseguite. La portavoce dei grillini, almeno al tempo della campagna elettorale, che nei diversi profili risultava come laureata nel 2009 in Lingue e commercio internazionale in Alabama ed inoltre quasi laureata in relazioni internazionali col passare dei giorni, a seguito di qualche accertamento giornalistico, ha visto i suoi titoli subire un deciso ridimensionamento.

Così su Wikipedia si è passati dalla laurea americana a un corso di 63 ore seguito tra il 2007 e il 2009, il master in Cina è andato via via trasformandosi in un soggiorno estivo a Pechino, mentre resta confermato (e lo ribadisce la stessa neo deputata che attualmente Marta Grande starebbe per conseguire la laurea in Relazioni internazionali all'Università Roma Tre, come riportato sul sito del Movimento 5 Stelle, nella sezione dedicata agli eletti alla Camera.

Dunque resta in dubbio la prima parte del curriculum che riportiamo: «Sono nata a Civitavecchia dove ho conseguito il diploma scientifico; mi laureo nel 2009 in lingue e commercio internazionale presso l'Università dell'Alabama in Huntsville. Successivamente, tornata in Italia, conseguo un Master in Studi Europei».

«Attualmente mi sto laureando in Relazioni Internazionali presso l'Università di Roma Tre». Insomma al netto di certe ridondanze Marta Grande ha un titolo più modesto: un diploma biennale universitario, che data la giovane età, 25 anni dichiarati, è pur sempre un traguardo degno di nota rispetto ai citati colleghi politici, non eletti, fermatisi solo ai primi esami universitari. Riepilogando: a Huntsville nel biennio 2007-2009, ha frequentato il Corso Flit - Foreign Languages and International Trade (Corso di Lingue straniere e commercio internazionale) a conclusione del quale ha ottenuto il relativo "Bachelor of Arts", equiparabile o a un diploma universitario o a un corso di laurea triennale ma non alla laurea.

Così dopo le ritrattazioni di certe disinvolte valutazioni e rivalutazioni storiche da parte sempre di una figura di spicco del M5S si assiste alla ritrattazione dei titoli di studio dichiarati. Più volte si è detto che poco importa essere laureati o meno, tuttavia sono gli stessi protagonisti a darne dichiarando una o più lauree peraltro corredate di master. Come detto non è il primo caso e temiamo non sarà neanche l'ultimo, resta il fatto che certi scivoloni di stile, furbate o ingenuità narcisistiche che dir si voglia accomunino alcuni esponenti di vecchia e nuova emergente classe politica, con conseguenze sulla credibilità tout court.

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