Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2013 alle ore 15:49.

My24
(Ansa)(Ansa)

Calderoli (LN): interpretare il regolamento sl calcolo della maggioranza
Nelle ultime battute del ballottaggio, terminata la sfilata dei senatori al seggio, l'attenzione viene catturata da un intervento del senatore leghista Roberto Calderoli, che prima dello spoglio, chiede, ai sensi del regolamento, che per il calcolo della maggioranza vengano computate anche le schede bianche. Nitto Palma (Pdl) appoggia la richiesta di Calderoli. Il presidente della prima seduta del Senato, Emilio Colombo, prende la parola ed esclude che la maggioranza necessaria al vincente del ballottaggio debba comprendere anche il computo della schede bianche: «Il richiamo al regolamento non può essere accolto», conclude Colombo.

Orellana (M5s): per noi scheda bianca o nulla, ma possibili scelte diverse
Nonostante le voci che alla vigilia davano per possibile una convergenza sul nome di Grasso, il candidato dei grillini è sempre Luis Alberto Orellana, e quindi la linea ufficiale è quella di non votare nessuno, despositando nell'urna scheda bianca o nulla, ma lo stesso candidato del Movimento non esclude, nel voto segreto, scelte diverse da parte dei colleghi del suo gruppo: «Si é deciso di votare in continuità con le precedenti votazioni. Abbiamo detto di fare scheda nulla o bianca», spiega lo stesso Orellana a pochi minuti dal voto di ballottaggio tra Piero Grasso (Pd) e Renato Schifani (Pdl) che deciderà la presidenza di Palazzo Madama. «Ma se il voto é segreto, la questione di coscienza c'é sempre».

Decisione sofferta, grillini divisi
La decisione dei grillini arriva al termine di una lunga (oltre due ore) e agitatissima riunione del gruppo grillino al Senato - con urla "voto, voto, voto" lanciate dai partecipanti e rumore di pugni sul tavolo udite chiaramente anche all'esterno della commissione Industra dove si è svolto l'incontro - conclusasi poco prima che in Aula si riunisse per il ballottaggio. Nessuna unanimità: la decisione del gruppo grillino è stata presa a maggioranza. a dare la misura delle divisioni maturate all'interno del gruppo grillino, le parole di un senatore M5S: «Se vince Schifani quando torniamo a casa a noi siciliani ci fanno un mazzo tanto...». Molti di noi - prosegue il senatore - hanno detto che voteranno Grasso».

Grillo: chi ha tradito il codice di comportamento si dimetta
In tarda serata, dopo una giornata di silenzio, è intervenuto sempre attraverso il blog il fondatore del M5S Beppe Grillo, con toni decisi nei confronti dei presunti "traditori" del Movimento, che avrebbero votato il candidato del Pd. Nel codice di comportamento eletti Movimento 5 Stelle in Parlamento, ricorda Grillo, «sottoscritto liberamente da tutti i candidati, al punto Trasparenza si afferma: "Votazioni in Aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S". Se qualcuno si fosse sottratto a questo obbligo - afferma - ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze».

Shopping24

Dai nostri archivi