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Questo articolo è stato pubblicato il 24 marzo 2013 alle ore 10:47.

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Pier Luigi Bersani è a Montecitorio ha concluso il secondo giorno di consultazioni con le parti sociali, nell'ambito del pre-incarico ricevuto dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per la formazione del nuovo governo. Il segretario del Pd ha iniziato i colloqui questa mattina con i rappresentanti di Confagricoltura, Cia, Copagri, Confcooperative, Coldiretti. Sempre nell'ambito delle consultazioni ha incontrato Giuseppe De Rita, presidente del Censis. Poi nel pomeriggio ha incontrato Confindustria, Abi e Ania. «Il prossimo governo deve avere come cifra l'economia reale e la vita comune dei cittadini», ha detto Bersani al termine dei colloqui in serata. E ha aggiunto: «Bisogna che Grillo si renda conto che non ha il monopolio del cambiamento. Anzi, attenzione che, continuando a distruggere ogni segno buono di cambiamento, non si sa dove si arriva...». Nel pomeriggio Bersani è stato accolto da una piccola folla di un centinaio di persone al suo arrivo alla Camera. Alcuni dei curiosi presenti in piazza gli si sono fatti incontro stringendogli la mano e facendogli gli auguri per il successo del suo tentativo.Nel pomeriggio, dopo la delegazione di Confindustria guidata dal presidente Giorgio Squinzi («serve un governo stabile che faccia appello agli uomini di buona volontà»), Alleanza cooperative italiane. Poi è stata la volta di Confapi e Confprofessioni, Abi e Ania. Nella prima giornata di consultazioni Bersani ha incontrato Anci e Forum Terzo Settore.

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Bersani: la mia proposta si rivolge a tutto il Parlamento
Al termine della consultazione Bersani ha dichiarato: «La proposta che rivolgo al parlamento si rivolge a tutto il parlamento», rispondendo a una domanda sul possibile coinvolgimento del Pdl. È una proposta «che rende possibile a ciascuna forza parlamentare di riconoscersi in toto, in una parte, per un aspetto», ha sottolineato. «Lo schema è di questa doppia chiave, di un governo che non può prescindere dal cambiamento perché questo ci ha detto il Paese e non si può mettere il coperchio a un'esigenza», ha insistito. «Poi c'é la pista, il binario delle riforme istituzionali
che sia in grado di dare la garanzia che stavolta ci si arriva», ha proseguito.

Squinzi: all'Italia serve un governo stabile che faccia appello agli uomini di buona volontà
«Sicuramente all'Italia serve un governo stabile in grado di governare e che faccia appello agli uomini di buona volontà e le forze che hanno voglia di ricostruire il paese», ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, al termine delle consultazioni con il premier pre-incaricato Pierluigi Bersani alla Camera. Tra le priorità che il prossimo governo dovrà affrontare come «terapia d'urto per i primi 100 giorni» c'è il pagamento dei debiti pregressi della Pubblica amministrazione ormai «drammatico» per le imprese. Ma bisognerà anche rivedere la legge Fornero e «abbassare il costo del lavoro fino all'8%, eliminandolo dalla base imponibile Irap».

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