Il mondo del vino piange Franco Biondi Santi, discendente dell'«inventore del Brunello»

Franco BiondiSanti (Ansa)

Il mondo del vino piange Franco Biondi Santi. Il famoso produttore di Brunello di Montalcino, titolare della tenuta Il Greppo, è scomparso infatti oggi all'età di 91 anni. Franco Biondi Santi era inoltre il discendente di Ferruccio Biondi Santi che alla fine dell'800 inventò il Brunello scommettendo sulla produzione di un vino da uve 100% Sangiovese nel territorio di Montalcino.

Franco Biondi Santi quindi è stato il custode (anche se nel tempo non aveva mancato di muovere qualche critica) di quella regola della "purezza" (ovvero la produzione da un singolo vitigno, il Sangiovese appunto) che molti ritengono alla base del successo del Brunello e che - al termine di infuocate assemblee del consorzio di tutela - non è mai stata modificata, neanche per la categoria del Rosso di Montalcino.

«Con Franco Biondi Santi è scomparso uno dei simboli della qualità e dell'eccellenza del vino italiano nel mondo - ha detto il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci - e sicuramente uno degli artefici del successo del Brunello a livello internazionale. Con lui il Consorzio e tutto il territorio, oltre a perdere un grande produttore, perdono un uomo dalla profonda sensibilità e umanità. A lui dobbiamo molto e siamo sicuri che il suo esempio e la sua bravura saranno portati avanti da coloro che gli succederanno alla guida dell'azienda». Profondamente addolorato anche il sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli.

Nel 1934 - ha ricordato il Consorzio del Brunello - il nonno di Franco, Ferruccio Biondi Santi era stato riconosciuto dal ministero dell'Agricoltura come l'«inventore del Brunello». Nel 1994 la rivista Decanter assegnò una votazione di 10/10 (ovvero la perfezione) al Brunello dell'annata 1891 ovvero un vino con più di cento anni d'età. Mentre nel 1999 Wine Spectator ha annoverato il Brunello Riserva 1995 di Biondi Santi fra i «migliori 12 vini prodotti al mondo nel XX secolo».

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