Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 09 aprile 2013 alle ore 07:37.
L'ultima modifica è del 09 aprile 2013 alle ore 07:43.
Margaret Thatcher ha cambiato più di tutti il suo paese e ha cambiato l' idea stessa dello stato che fino ad allora era prevalente nel mondo occidentale. Diciamolo come va detto: la Thatcher ha ridotto lo stato a niente. Come nessun altro ha inteso modificare alla radice il patto fiscale tra cittadini e ha dato forma politica e dignità istituzionale alla ribellione anti-tasse trasformandola in una vera e propria dottrina economica diventata addirittura senso comune.
È partita dalla sua testa la nuova corrente di pensiero economico e sociale che solo in un secondo momento diventerà anche la dottrina applicata da Ronald Reagan e identificata dalla vulgata comune come Reaganomics.
In una prima fase Margaret Thatcher interpretò bene il pensiero comune antiburocrazia e ciò le valse una straordinaria popolarità ma in un secondo momento, oggi va detto con la franchezza e serenità di analisi che permette la distanza di tempo da quegli anni, la dottrina Thatcher aumentò le disparità tra ricchi e poveri.
Oggi non si può non notare come la matrice innovativa delle idee thatcheriane si sia poi scontrata con fasi applicativi a dir poco drastiche che hanno finito con lo svuotare la carica di innovazione di quelle stesse politiche e hanno anzi creato le condizioni per l'esplosione della più drammatica crisi finanziaria ( e ormai anche economica) del dopoguerra. Oggi però diventa legittimo domandarsi se questi disastrosi risultati siano stati prodotti da lei e dalle sue idee o dai suoi interpreti un po' fessi.
Permalink
Ultimi di sezione
-
Italia
Agenzia delle Entrate sotto scacco, rischio «default fiscale»
-
L'ANALISI / EUROPA
L'Unione non deve essere solo un contenitore ma soggetto politico
Montesquieu
-
NO A GREXIT
L’Europa eviti il suicidio collettivo
-
Il ministro dell'Economia
Padoan: lavoreremo alla ripresa del dialogo, conta l’economia reale
-
LO SCENARIO
Subito un prestito ponte
-
gli economisti
Sachs: la mia soluzione per la Grecia