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Questo articolo è stato pubblicato il 16 aprile 2013 alle ore 15:54.

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«È della massima importanza che prima dell'estate sia finalizzata la legislazione sulla supervisione bancaria perchè entri in vigore nel 2014» ed è «importante anche procedere con il meccanismo di fallimento ordinato delle banche»: lo ha detto Mario Draghi al Parlamento Ue.

La Bce ha confermato di aspettarsi «una graduale ripresa nella seconda metà del 2013 soggetta a rischi al ribasso», ha detto Draghi, ribadendo che la Bce è «preoccupata» per la mancata trasmissione della politica monetaria all'economia attraverso il canale del credito.

L'Eurozona ha imparato dalla crisi che una «più profonda unione economica e monetaria è essenziale» ma non deve andare soltanto nel senso di un miglior funzionamento del sistema finanziario: per il numero uno della Bce l'unione non deve essere «solo caratterizzata da efficienza, ma anche da equità nella condivisione degli oneri».

«I Governi devono dunque fare la loro parte» per consolidare le riforme, ha insistito Draghi. Il presidente della Bce non ha fornito nuove indicazioni, rispetto alle ultime dichiarazioni, sulla strategia seguita dall'Eurozona per gestire la crisi economica e finanziaria.

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