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Questo articolo è stato pubblicato il 17 aprile 2013 alle ore 20:47.

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Franco Marini? «I nostri parlamentari non lo voteranno. Questa sera lo diranno con chiarezza al gruppo, noi non siamo franchi tiratori ma ci opponiamo a questa scelta alla luce del sole». Il gran rifiuto di Matteo Renzi arriva a sera, poco prima che Pier Luigi Bersani tiri le somme in una riunione dei gruppi parlamentari (dopo avere incontrato i dirigenti nel pomeriggio). «Come prevedevo l'accordo alla fine c'è stato e se ci sarà anche il voto della Lega possono farcela già al primo scrutinio», ha aggiunto il sindaco di Firenze.

Ma perché no all'ex segretario della Cisl ed ex presidente del Senato? «Perché lo conosco - ha risposto Renzi - ve lo immaginate al telefono con Obama? A me sembra il meno adatto e lo voglio dire con chiarezza stasera. Ma se lo eleggeranno metterò subito la foto nella mia stanza perché ho rispetto per il presidente della Repubblica».

Il sindaco di Firenze, secondo chi ha partecipato alla riunione dei renziani, ha poi telefonato ai suoi che si erano incontrati per valutare i prossimi passaggi istituzionali e politici. «Se io fossi un grande elettore non voterei per Marini, per me è la scelta peggiore», ha ribadito. «A viso aperto, insieme a tanti parlamentari del Pd, stasera diremo a Bersani che non voteremo Marini al Colle», ha scritto su twitter il senatore renziano del Pd Andrea Marcucci.

Renzi in tv: Rodotà meglio di Marini
«Sicuramente Rodotà è meglio di Marini, ma ce ne sono tanti meglio di Marini anche nel centrodestra. Lo dico conoscendolo», ha detto stasera Matteo Renzi intervenendo alle Invasioni barbariche. In realtà, per il sindaco di Firenze, al Quirinale sono meglio di Franco Marini molte personalità, tra cui Emma Bonino, «che però non credo che abbia i numeri», Romano Prodi e Giuliano Amato che hanno «spessore internazionale».

«Bersani ha fatto scegliere il nome a Berlusconi
»«Ma non credo che Rodota' abbia chance, se Pd e Pdl si sono messi d'accordo - ha aggiunto il sindaco di Firenze-. La verità è che Bersani e Berlusconi si sono messi d'accordo ma Bersani il nome l'ha fatto scegliere a Berlusconi. In una situazione analoga, nel 2006, Fassino l'ha scelto lui Napolitano. E nel '99, in una situazione analoga, Veltroni ha scelto Ciampi e poi l'ha fatto condividere».

«Il Pd mio partito, mi chiedo se sia il loro»
Quindi, una stoccata alla dirigenza Pd. «Io sono assolutamente convinto che il Pd sia sempre il mio partito, mi domando se sia il loro», ha detto Matteo Renzi, a Le Invasioni Barbariche, riferendosi genericamente alla dirigenza del Pd. Il vero problema è stata «la fusione a freddo» tra l'anima cattolica e quella ex comunista. È stata l'unione, per Renzi tra chi dice «io sono cattolico e chiedo spazio perché sono cattolico» e gli ex comunisti: «Una coalizione tra vecchie storie».

Vorrei fare il premier ma passando da elezioni
Quanto al risultato elettorale e all'attuale stallo politico, Renzi ha infine affermato: «Vorrei fare il premier, sì, ma passando dalle elezioni, non dagli inciuci», ha detto Matteo Renzi intervenendo alle Invasioni barbariche.

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