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Questo articolo è stato pubblicato il 19 aprile 2013 alle ore 11:43.

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Papa Francesco il prossimo 30 aprile riceverà in udienza in Vaticano il presidente dello Stato di Israele, Shimon Peres. Si tratta del primo incontro bilaterale di "rilievo" tra il nuovo Pontefice e un capo di Stato, visto anche il delicato rapporto tra Santa Sede e Israele.

Infatti tra Roma e Gerusalemme è in corso da quasi 15 anni un delicato negoziato - inizato qualche anno dopo dopo il reciproco riconoscimento nel 1993 e lo scambio degli ambasciatori - per raggiungere un'intesa su alcuni punti molti spinosi, in campo fiscale e giuridizionale, negoziato che riguarda anche la restitutizione alla Custodia francescana del Cenacolo, luogo simbolo della Città Vecchia dove la tradizione indica che vi si tenne l'Ultima Cena.

L'ultima riunione della commissione bilaterale che sta negoziando l'accordo si è tenuta a gennaio a Gerusalemme: a giugno si riunirà nuovamente e forse in quella sede un accordo potrebbe essere raggiunto. Sarà inoltre l'esordio in qualità di capo delegazione vaticana - con ogni probabilità - di Antoine Camilleri, il prelato maltese che da poche settimane è stato nominato sottosegretario per i rapporti con gli Stati, prendendo il posto di Ettore Balestrero nominato nunzio in Colombia (e che il 27 sarà ordinato arcivescovo dal cardinale Tarcisio Bertone).

A gennaio fu detto ufficialmente che l'accordo non era stato raggiunto perchè il governo di Gerusalemme - rappresentato presso la Santa Sede dall'ambasciatore Zion Evrony, nominato pochi mesi fa - era in scadenza e di lì a poco si sarebbe votato per un nuovo parlamento: ora che l'esecutivo è nuovamente nella pienezza dei suoi poteri un'intesa sarebbe possibile, ma i dubbi e le resistenze da parte israeliana restano.

La visita di Peres al nuovo Pontefice potrebbe quindi dare una spinta significativa. L'attenzione di Papa Francesco per la Terra Santa è molto chiara, e lo dimostra la recente udienza concessa al patriarca della Città Santa, l'arcivescovo Fouad Twal. Ma Bergoglio è molto apprezzato e vicino agli ebrei: a Buenos Aires lo scorso dicembre ha partecipato alla cerimonio di Hannuka (la feste delle luci) e il suo dialogo con il popolo del Libro è stato costante e prolifico.

In questio giorni Israele ha festeggiato il 65.mo anniversairo della nascita dello Stato, e al ricevimento di due giorni fa Roma dell'ambasciata presso la Santa Sede era presente tra gli altri il cardinale Leonardo Sandri, prefetto per Chiese Orientali.

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