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Questo articolo è stato pubblicato il 22 aprile 2013 alle ore 16:23.

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Ore 17,40. Resterò in carica fino a quando avrò le forze
Giorgio Napolita assolverà al suo ruolo di presidente della Repubblica «fino a quando la situazione del Paese e delle istituzioni me lo suggerirà e comunque le forze me lo consentiranno».

Ore 17,37. Tutte le forze politiche si assumano le responsabilità
«Tutte le forze politiche si prendano con realismo le loro responsabilità : era questa la posta implicita dell'appello rivoltomi due giorni or sono», ha detto Giorgio Napolitano.

Ore 17,36. Orrore per le intese è segno di regressione
«Il fatto che in Italia si sia diffusa una sorta di orrore per ogni ipotesi di intese, alleanze, mediazioni, convergenze tra forze politiche diverse, é segno di una regressione, di un diffondersi dell'idea che si possa fare politica senza conoscere o riconoscere le complesse problematiche del governare la cosa pubblica e le implicazioni che ne discendono in termini, appunto, di mediazioni, intese, alleanze politiche. O forse tutto questo é più concretamente il riflesso di un paio di decenni di contrapposizione - fino allo smarrimento dell'idea stessa di convivenza civile - come non mai faziosa e aggressiva, di totale incomunicabilità tra schieramenti politici concorrenti», ha detto il Presidente della Repubblica nel corso del suo discorso di insediamento.

Ore 17,35. Tutte le forze diano il loro apporto
«Le forze rappresentate in Parlamento, senza alcuna eccezione, debbono comunque dare ora - nella fase cruciale che l'Italia e l'Europa attraversano - il loro apporto alle decisioni da prendere per il rinnovamento del paese. Senza temere di convergere su delle soluzioni, dal momento che di recente nelle due Camere non si è temuto di votare
all'unanimità», ha detto il presidente della Repubblica.

Ore 17,34. Nuovo governo senza indugi
«A 56 giorni dalle elezioni del 24-25 febbraio - dopo che ci si é dovuti dedicare all'elezione del Capo dello Stato - si deve senza indugio procedere alla formazione dell'Esecutivo», ha detto Giorgio Napolitano, nel suo discorso alle Camere.

Ore 17,32. La rete importante, ma servono i partiti
«La rete», ha detto il capo dello Stato, offre inedite possibilità politiche, «ma non c'è partecipazione realmente democratica» senza il tramite di «partiti capaci di rinnovarsi
o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del 'metodo democratico'».

Ore 17,30. Riespettare vincoli Ue e stabilità dell'euro
Il presidente della Repubblica sottolinea la necessità di «far progredire l'Europa unita, contribuendo a definirne e rispettarne i vincoli di sostenibilità finanziaria e stabilità monetaria, e insieme a rilanciarne il dinamismo e lo spirito di solidarietà, a coglierne al meglio gli insostituibili stimoli e benefici».

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